Crypta, il vino che racconta la storia del territorio di Grottaferrata

“Valorizzazione del territorio e delle aziende che si uniscono per un obiettivo comune e l’importanza della capacità di fare retex”, Mirko Di Bernardo, sindaco di Grottaferrata.

Al Vinitaly di Verona è stato presentato “Crypta”, un vino in grado di rispecchiare appieno il territorio criptense e le sue peculiarità, realizzato dall’Associazione Vignaioli in Grottaferrata, incentrata sulla valorizzazione delle radici e dell’identità del territorio.

Ogni azienda ha quindi prodotto il proprio “Crypta”, nato da vitigni coltivati esclusivamente a Grottaferrata.

“Cinque aziende di Grottaferrata con il desiderio di creare valore per il nostro territorio.dichiara a TeleAmbiente Tiziana Torelli, presidente Associazione Vignaioli in GrottaferrataAbbiamo deciso di fare un vino comune, l’innovazione che abbiamo voluto portare a questo Vinitaly 2023. Si chiama Crypta, un omaggio di passione a Grottaferrata. Il nome del vino deriva da ‘crypta ferrata’ all’interno dell’Abbazia di San Nilo, un unicum nel mondo. L’abbazia unisce la chiesa d’Oriente alla chiesa d’Occidente, un messaggio forte che umilmente cercheremo di veicolare con il nostro vino“.

Alla presentazione di Crypta al Vinitaly di Verona presenta anche il sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernando. Valorizzazione del territorio e delle aziende che si uniscono per un obiettivo comune e l’importanza della capacità di fare rete. Avere un’associazione di produttori vitivinicoli che si unisce con i loro prodotti e con le loro specificità per dar vita ad un marchio che porta avanti il nostro territorio è fondamentale e noi daremo il massimo sostegno. Nel nostro territorio ci sarà il millenario dell’abbazia e il 2024 sarà un anno importante per Grottaferrata“.