Crisi climatica. Le buone pratiche per contenere l’aumento della temperatura. Gianmaria Sannino, climatologo Enea: “Dobbiamo lavorare a 360° anche l’azione del singolo in questo momento è importante”.
Secondo l’IPCC, il Panel intergovernativo sul cambiamento climatico, l’aumento delle temperature superiore a 1,5 gradi costituisce una grave minaccia per lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo con impatti significativi su ecosistemi, salute e benessere.
Emissioni di gas-serra, aerosol e cambi di uso del suolo, sono le cause principali del riscaldamento globale osservato a partire dal 1950. Cause imputabili all’uomo.
Di fronte a questo scenario, oltre alle politiche statali, gioca un ruolo fondamentale anche il comportamento dei singoli individui che, adottando uno stile di vita più sostenibile, possono contribuire al contenimento dell’aumento delle temperature.
Gianmaria Sannino, climatologo Enea: “L’ultimo rapporto dell’IPCC ci dice in maniera chiara che ci troviamo nel bel mezzo di una crisi climatica, che è stata creata dall’uomo attraverso le immissioni di CO2 in atmosfera. Le ricette per contrastare questo fenomeno ci sono ma le dobbiamo mettere in pratica, dobbiamo ridurre in maniera sostanziale le emissioni di anidride carbonica, per esempio quella che produciamo nel modo in cui produciamo energia elettrica o continuiamo a spostarci da un luogo all’altro.
Dobbiamo lavorare a 360° anche l’azione del singolo in questo momento è importante. Bisogna ridurre anche lo spreco di energia bisogna richiedere ai nostri gestori di fornirci energia proveniente da fonti rinnovabili ma anche modificare le nostre abitudini evitare gli spostamenti inutili come prendere l’automobile per fare pochi km, , piccole azioni che non ci comporteranno gravi conseguenze sul nostro vivere quotidiano ma moltiplicate per milioni di persone potrebbero avere un effetto benefico per il nostro clima”.