Agricoltura italiana sempre molto vitale: un ettaro italiano continua a produrre più del doppio degli altri competitor europei
“L’agricoltura anche nel 2021 ha dimostrato straordinaria vitalità e nel complesso ha fatturato oltre 549 miliardi di euro.
A livello europeo l’Italia agricola cresce, ma meno di altri Paesi e perde la leadership del valore aggiunto che deteneva da 8 anni”.
Queste le parole del direttore generale del Crea, Stefano Vaccari, nel corso della presentazione del Report.
“Rimane comunque elevata – ha precisato Vaccari – la capacità delle aziende agricole di produrre valore.
Delle quattro maggiori agricolture europee, Francia, Italia, Germania e Spagna, un ettaro italiano continua a produrre più del doppio degli altri”.
Rimane fondamentale anche l’apporto delle attività connesse all’agricoltura che, con oltre 12,5 miliardi di euro nel 2021, si confermano strategiche per l’intero comparto, costituendo un quinto dell’intera produzione lorda vendibile italiana.
Le aziende diversificate sono circa il 5,7% del totale.
L’attività più diffusa è l’agriturismo che interessa quasi il 38% delle aziende con attività connesse, seguita dal contoterzismo attivo (14,5%).
Punto di vista ambientale
Secondo i dati del Crea, le emissioni agricole rappresentano l’8,6% del totale delle emissioni nazionali (+4,2% rispetto al 2019), ma nel lungo periodo (1990-2020) si è registrata una diminuzione superiore all’11%.
Nel 2021, inoltre, si segnala un aumento sia del numero degli impianti di biogas che dei metri cubi prodotti di biogas e biometano in Italia, (circa 2 miliardi di standard metri cubi di biometano e oltre 40 milioni di tonnellate di biomasse agricole).
Infine è rilevante segnalare che la spesa pubblica per il settore agricolo, è di poco superiore ai 12 miliardi di euro (+10,8% rispetto all’anno precedente).
Dall’Ue provengono i due terzi (67%) di questo sostegno, mentre i fondi nazionali coprono il 19% e quelli regionali il restante 14%.