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Due i fattori che inducono all’ottimismo: i livelli di immunità e vaccinazione in Europa e il fatto che in Cina siano state rilevate solo sotto-varianti di Omicron.

Covid, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) non considera l’attuale ondata di casi in Cina un pericolo per la situazione epidemiologica nel nostro continente. In una nota, l’organismo europeo ha spiegato che sono due i fattori principali che inducono all’ottimismo: i livelli di immunità e vaccinazione relativamente elevati in Europa e il fatto che in Cina le varianti in circolazione sono tutte riconducibili a Omicron, già dominante nel Vecchio continente.

Se i rischi per l’Europa sono relativamente bassi, l’Ecdc ha evidenziato diverse criticità per quanto riguarda la situazione in Cina. Dopo il picco di un mese fa, l’incidenza è diminuita, probabilmente anche a causa di un numero minore di test effettuati. E da Pechino mancano anche dati affidabili sul numero reale di contagi, ricoveri e decessi.

L’Ecdc, che pochi giorni fa era finito nella bufera per aver definito ingiustificata l’introduzione nell’Unione europea di tamponi obbligatori per i voli provenienti dalla Cina, ha poi spiegato che continuerà a monitorare la situazione e che sarà pronta a rivedere le valutazioni del rischio.

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