Con l’arrivo dell’estate arriva anche la voglia di acquistare nuovi costumi da bagno da sfoggiare in spiaggia. Ma ci sono delle opzioni sostenibili per la moda mare? Sì, ecco quali sono e come scegliere i costumi eco-friendly.
Con le temperature sempre più bollenti, il sole e l’entrata nei mesi estivi aumenta sempre di più la voglia di andare al mare. Le vacanze estive richiamano immediatamente l’idea della spiaggia, dell’abbronzatura e dei costumi da bagno. Bikini, trikini, intero, il costume è il capo che domina la stagione più calda. Tessuti, colori e vestibilità, nei negozi e online ce ne sono per tutti i gusti e le esigenze. Ma ci sono costumi da bagno sostenibili?
Negli anni sono nati molti brand che hanno come requisito fondamentale per la loro produzione la sostenibilità. Upcycling, materiali sostenibili o rigenerati, è possibile scegliere costumi da bagno rispettosi dell’ambiente. L’importante è leggere le etichette: è da lì che si può capire se stiamo acquistando un costume eco-friendly.
Costumi da bagno sostenibili, l’importanza di leggere l’etichetta
La certificazione OEKO-TEX “Standard 100” ad esempio, indica che l’utilizzo delle materie prime, degli accessori e le fasi di lavorazione tessile sono testati per le sostanze nocive. C’è poi la certificazione BSCI (Business Social Compliance Initiative), che garantisce la conformità degli stabilimenti di produzione in alcuni requisiti come la sicurezza e l’etica sul lavoro e la tutela ambientale.
Oltre alle certificazioni, è importante conoscere quali materiali compongono i costumi che si andranno ad indossare in spiaggia. C’è l’Econyl, un filo realizzato con i rifiuti di nylon, che può essere a sua volta rigenerato, e le stesse caratteristiche del “nuovo”. Il Tencel invece, è una fibra di pura cellulosa 100% biodegradabile realizzata con il legno certificato PEFC o FSC. Poi c’è il Biophyl, creato dal saccarosio di mais e il REPREVE, un filato di poliestere sostenibile creato dal riciclo delle bottiglie di plastica.
Tra i brand eco-friendly, ce ne sono alcuni di prodotti esclusivamente Made In Italy, come Festa Foresta e Mermazing, altri che realizzano costumi in materiali riciclati e che proteggono dai raggi UV, come quelli di Casagin con fattore UPF 50+.
Costumi da bagno sostenibili, via libera al second hand e al vintage
Anche riutilizzare i vecchi costumi che si hanno già può essere una buona idea, soprattutto se si tratta di modelli classici (e intramontabili) che stanno tornando di moda e si trovano anche nelle nuove collezioni dei brand sostenibili. Se invece si vuole rinnovare il proprio cassetto dei costumi ma senza acquistare capi nuovi, si può optare per il second hand e il vintage. Ci sono diverse boutique online – come Vintachic e Vestiaire Collective – in cui trovare dei pezzi unici, che possono valorizzare anche outfit fuori dalla spiaggia e fuori stagione. I costumi interi infatti, possono avere una vita più lunga rispetto alla sola estate, ad esempio come body da utilizzare sotto ad un tailleur, perfetto per le tiepide temperature autunnali.
Anche in spiaggia quindi, non ci sono più scuse per non scegliere l’abbigliamento sostenibile.