In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Agricoltura, i costi produttivi crescono del 18,4% in tre mesi; 2) Un marchio di qualità per le pizzerie italiane; 3) Il nano sensore che riconosce i pesticidi su frutta e verdura in 5 minuti; 4) Esperienze gourmet in giro per il mondo
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Agricoltura, i costi produttivi crescono del 18,4% in tre mesi: I costi di produzione in agricoltura si sono impennati del 18,4% nei primi tre mesi dell’anno in corso, dopo aver chiuso il 2021 con un incremento del 6%. Ad evidenziarlo è l’Ismea – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – che, da tempo, sta monitorando l’impatto della crisi internazionale dei prezzi sulle singole voci di spesa nel settore primario nazionale e che, nei prossimi giorni, renderà disponibile il report: “I costi correnti di produzione dell’agricoltura: dinamiche di breve e lungo termine, effetti degli aumenti dei costi e prospettive per le imprese della filiera”. Nello specifico, nell’aggregato delle colture vegetali, colpito in particolar modo dal gonfiarsi dei prodotti energetici, fertilizzanti e sementi, si registra un +20,4% su base annua nell’ambito dei costi sostenuti dagli agricoltori- anche se occorre sottolineare come di fatto i rincari a energia e fertilizzanti abbiano in realtà investito tutti i settori. Per la zootecnia, invece, gli esborsi degli allevatori sono aumentati del 16,6% su base annua grazie soprattutto ai rincari ai prezzi degli animali da allevamento (+9,8%) e dei mangimi (+21%) oltre degli onnipresenti prodotti energetici. Tra i vari comparti, avicoli, uova e bovini da latte risultano i settori più colpiti dagli incrementi dei costi produttivi, con i primi, tuttavia, in qualche modo avvantaggiati dall’alto livello di integrazione verticale.
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2) Un marchio di qualità per le pizzerie italiane: Giro d’affari da 27 miliardi all’anno, è quello delle pizzerie gestiti da italiani all’estero, per le quali nasce il marchio dell’ospitalità italiana. L’iniziativa è promossa da Unioncamere con il supporto tecnico scientifico dell’Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche. L’obiettivo è qualificare e valorizzare le strutture che fanno della qualità, della distintività italiana e del binomio destinazioni-prodotto turistico italiano gli elementi centrali della propria offerta. Nel periodo pre-pandemia, il settore contava 150.000 addetti in Italia, per un giro d’affari di 15 miliardi di euro in Italia e di almeno oltre 60 nel mondo. Gli ultimi dati disponibili indicano che i ristoranti e le pizzerie gestiti da italiani all’estero sono 72 mila, 8 milioni le pizze vendute ogni giorno solo in Italia, 5 miliardi quelle in tutto il mondo. Gli americani sono i maggiori consumatori con 13 kg a testa all’anno, mentre in Europa sono gli italiani a guidare la classifica con 7,6 chili. Al secondo posto gli spagnoli, al 3° – a pari merito – francesi e tedeschi. In questo scenario così complesso e con una diffusione così ampia del consumo di pizza, il marchio ospitalità italiana nel mondo per le pizzerie italiane diventa anche uno strumento per la difesa dei numerosi tentativi di plagio di questo simbolo della tradizione italiana.
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3) Il nano sensore che riconosce i pesticidi su frutta e verdura in 5 minuti: Riconoscere le tracce di pesticidi presenti sulla frutta e la verdura in soli 5 minuti? Presto sarà possibile. Un gruppo di ricercatori guidati dall’Istituto Karolinska di Stoccolma ha sviluppato un nuovo nano sensore in grado di riconoscere le tracce di pesticidi presenti sulla frutta e verdura in soli 5 minuti, evitando quindi i potenziali problemi di salute che possono derivare dal consumo di queste sostanze nocive. Il dispositivo è economico e facile da produrre, due fattori che lo rendono adatto a diventare di uso comune in negozi e supermercati, per monitorare la qualità della frutta venduta ai consumatori. I ricercatori hanno messo alla prova il sensore con il Parathion, un insetticida altamente tossico un tempo impiegato nell’agricoltura e il cui uso è ora vietato o molto limitato nella maggior parte dei Paesi. I residui del pesticida sono prelevati dalla frutta con un batuffolo di cotone, che viene poi immerso in una soluzione che libera le molecole della sostanza nociva: facendo infine cadere questa soluzione sul sensore, si ottiene il responso nel giro di pochi minuti.
4) Esperienze gourmet in giro per il mondo: Ricette Gourmet che uniscono la filosofia e l’arte della scuola di cucina alle tradizioni dei luoghi del mondo. È questo l’obiettivo della partnership tra lo storico prendo di viaggi Franco Rosso e la Gambero Rosso Accademy dedicata agli ospiti dei SeaClub. Da questa iniziativa sono nate le 10 ricette realizzate per Franco Rosso dallo Chef Mattia Maria rossi Chef della Gambero Rosso Accademy. Piatti sfiziosi in cui gli ingredienti locali si amalgamano con creatività ed eleganza per originare nuove proposte gourmet. Le ricette sono state suddivise per 5 aree geografiche, le stesse in cui si trovano i 17 SeaClub che sono nel progetto: Italia, Grecia, spagna, Egitto e Oceano Indiano.