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Coronavirus, Trump sospende temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti

Il Presidente Donald Trump ha annunciato in un post su Twitter che sospenderà temporaneamente l’immigrazione nel paese in risposta “ad un nemico invisibile e per proteggere il lavoro dei cittadini americani”.

Il Presidente Donald Trump ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti d’America e proteggere i cittadini americani che hanno perso il proprio posto di lavoro a causa della pandemia del coronavirus.

 

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La decisione, annunciata via Twitter, consentirà a Trump di rispettare una delle sue promesse fatte in campagna elettorale, servendosi della crisi sanitaria che ha colpito i paesi di tutto il mondo: “Alla luce dell’attacco da parte di un nemico invisibile, e in risposta al bisogno di proteggere il posto di lavoro dei nostri GRANDI cittadini americani, firmerò un ordine esecutivo che sospende temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti”. La Casa Bianca si è rifiutata di offrire ulteriori dettagli sulla decisioni, sulle tempistiche con le quali entrerà in vigore e sulle sue basi legali. L’annuncio è stata fortemente condannato dai Democratici, che hanno accusato il Presidente di voler distogliere l’opinione pubblica dai risposta fallimentare della Casa Bianca. “Mentre il paese affronta la pandemia e i lavoratori vengono esposti in prima linea, il Presidente attacca gli immigrati e da la colpa agli altri dei suoi fallimenti” ha scritto su Twitter la senatrice democratica Amy Klobuchar.

L’immigrazione è comunque in calo negli Stati Uniti grazie alle restrizioni dei voli e i controlli ai confini dovuti all’emergenza sanitaria. Ma il tema resta uno dei cavalli di battaglia del Presidente, che gli ha permesso di vincere le elezioni nel 2016. La crisi sanitaria ed economica sta colpendo duramente la campagna elettorale di Trump: la ripresa dell’economia americana è uno dei temi su cui il Presidente avrebbe puntato fortemente per vincere nuovamente le elezioni presidenziali. Ora però l’economia americana è in stallo e 22 milioni di americani hanno richiesto gli aiuti economici della disoccupazione lo scorso mese. “Se tagli l’immigrazione, condanni un’economia già fortemente indebolita. E’ una mossa stupida” ha commentato l’ex candidato alle presidenziali democratiche Julian Castro.

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Gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di contagi al mondo, oltre 780,000, di cui 27,000 solo nella giornata di ieri. Il Presidente però sostiene che il picco ormai sia stato raggiunto e vuole incoraggiare gli Stati a far ripartire le imprese. “Ha senso proteggere la nostra forza lavoro mentre la pandemia si manifesta. Non si tratta dell’immigrazione ma di mantenere sicuro il nostro paese e proteggere le opportunità di lavoro per gli americani disoccupati” ha commentato Thomas Homan, ex direttore dello U.S. Immigration and Customs Enforcement.

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Gli Stati Uniti a metà marzo hanno sospeso tutti i visti d’ingresso; l’amministrazione ha però recentemente annunciato un rilassamento delle leggi per facilitare la concessione del visto H2A, che permette temporaneamente agli stranieri di lavorare come agricoltori per aiutare con i raccolti.