Nadia, una tigre dello Zoo del Bronx, è risultata positiva al test del coronavirus: l’animale aveva iniziato a mostrare i primi sintomi, tra cui una tosse secca.
Nadia, una tigre della Malesia di quattro anni dello Zoo del Bronx, è risultata positiva al coronavirus. Si tratta del primo caso di animale infetto con il COVID-19 negli Stati Uniti. Lo zoo, che si trova nella città di New York, ha spiegato che il risultato dei test è stato confermato dal National Veterinary Services Laboratory in Iowa.
BREAKING: A tiger at the Bronx Zoo has tested positive for Covid-19. 6 other tigers and lions at the zoo are also showing symptoms. Believed to have been infected by an asymptomatic zoo worker. All doing well. To my knowledge, this is the first animal to test positive in the U.S.
— Natasha Daly (@natashaldaly) April 5, 2020
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Nadia, insieme ad altri felini, si pensa sia stata infettata da un guardiano asintomatico dello zoo. Il felino ha iniziato a mostrare i primi sintomi, tra cui una tosse secca, lo scorso mese. “Questo è il primo caso conosciuto nel mondo in cui una persona infetta è entrata in contatto con un animale e l’animale si è ammalato” ha spiegato il dottor Paul Calle, veterinario dello zoo “i nostri felini si sono ammalati a seguito del contatto con una persona che si prendeva cura di loro che probabilmente era asintomatica o che ha sviluppato solo dopo i sintomi“. Calle vuole condividere i dati con gli altri zoo e le altre istituzioni che studiano il virus: “Abbiamo testato Nadia con molta cautela e assicureremo che qualsiasi informazioni acquisita sul Covid-19 contribuirà alla continua comprensione di questo nuovo coronavirus“.
From Dr. Paul Calle, Bronx Zoo chief veterinarian; “The COVID-19 testing that was performed on our Malayan tiger Nadia was performed in a veterinary school laboratory and is not the same test as is used for people.
— Bronx Zoo (@BronxZoo) April 6, 2020
Nadia, sua sorella Azul, le altre due tigri e i tre leoni africani che hanno mostrato i sintomi, torneranno in piena salute secondo lo zoo. I felini hanno avuto un calo dell’appetito ma “stanno rispondendo bene alle cure veterinarie e sono svegli, attenti e interagiscono con i guardiani”. Lo zoo non sa spiegare come il virus possa svilupparsi in animali come tigri e leoni dato che le differenti specie animali reagiscono differentemente alle infezioni ma gli animali saranno monitorati attentamente. Gli altri felini dello zoo tra cui tigri, ghepardi, leopardi delle nevi, leopardi di Amur ed un puma, stanno bene e non mostrano sintomi. Tutti gli zoo gestiti dalla Wildlife Conservation Society a New York City, tra cui lo Zoo del Bronx, sono stati chiusi al pubblico dal 16 marzo. Le nuove misure serviranno a proteggere gli animali e le persone che se ne prendono cura.
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Il primo caso di coronavirus si pensa sia prima nato negli animali e poi giunto all’uomo attraverso il mercato degli animali di Wuhan. Il virus si trasmette tramite il contatto umano ma l’infezione di Nadia ora solleverà nuove questioni sulla trasmissioni tra uomini e animali. Ci sono state pochissime segnalazioni isolate di animali da compagnia risultati positivi al coronavirus, tra cui due cani a Hong Kong. Secondo lo zoo “Non ci sono prove di persone negli Stati Uniti che abbiano contratto il virus dagli animali“, stessa opinione condivisa dalla World Organisation for Animal Health e dall’OMS, che sostengono che non è stato ancora dimostrato che cani e gatti possano trasmettere il virus.
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La World Organization for Animal Health sta portando avanti degli studi per comprendere meglio la trasmissione ed esorta chiunque sia ammalato a limitare il contatto con gli animali domestici. Gli esperti sostengono che il virus possa costituire una minaccia per alcuni animali selvatici come le grandi scimmie e affermano che sono necessarie misure per ridurre il rischio per i gorilla, gli scimpanzé e gli oranghi.