
Coronavirus. In un discorso alla nazione, il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha annunciato il blocco (“lockdown”) del paese a partire da lunedì prossimo come misura volta a frenare la diffusione della pandemia di coronavirus nel paese.
Il provvedimento, annunciato in un discorso televisivo, ha precisato che il provvedimento resterà in vigore per una durata di 21 giorni e vedrà esentati solo gli operatori statali e sanitari in servizio, mentre saranno autorizzate le cerimonie funebri con meno di 50 persone.
“Alcune delle misure saranno drastiche e sicuramente sconvolgeranno le routine quotidiane della nostra vita – ha affermato Mnangagwa – se necessario, le forze di sicurezza saranno schierate per facilitare l’applicazione di queste misure”.
L’annuncio è stato accolto con favore del leader dell’opposizione Nelson Chamisa: “mettendo da parte la politica – ha scritto Chamisa su Twitter – dobbiamo unirci per salvare delle vite“.
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Lo Zimbabwe – ha annunciato la Banca centrale – ha inoltre reintrodotto l’utilizzo di valute estere per le transazioni interne, che aveva vietato lo scorso giugno, a seguito dell’epidemia di coronavirus.
La decisione è stata presa per consentire al paese di accedere ai risparmi in valuta estera mentre si prepara all’emergenza contro la pandemia.
Il governatore della Banca centrale, John Mangudya, ha inoltre annunciato la riduzione del tasso di prestito principale dal 35 al 25 per cento e ha fissato un tasso di cambio fisso nell’ambito di misure a sostegno dell’economia contro la pandemia, chiedendo alle banche di fare altrettanto sui tassi sui prestiti ai clienti.
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In Zimbabwe si registrano attualmente cinque casi confermati di contagio e un decesso, tuttavia l’opposizione e gli avversati di Mnangagwa accusano il governo di sottostimare le cifre.
Sale intanto a 3.321 il numero complessivo dei contagi confermati di coronavirus, in 46 paesi dell’Africa.
Secondo quanto riferisce la piattaforma Covid19-Africa, il paese con il numero più alto di contagi è il Sudafrica (927), seguito da Egitto con 495 casi, Algeria (367), Marocco (275), Tunisia (173), Burkina Faso (152), Ghana (132), Senegal (105), Costa d’Avorio (96), Camerun (88), Mauritius (81), Nigeria (65), Repubblica democratica del Congo (54), Ruanda (50), Kenya (31), Togo (24), Madagascar (19), Uganda (14), Tanzania, Etiopia e Zambia (12), Gibuti (11), Guinea equatoriale (9), Eswatini (8), Seychelles, Namibia, Gabon, Niger e Mozambico (7), Repubblica Centrafricana, Benin e Guinea (5), Repubblica del Congo, Eritrea, Mali e Angola (4), Liberia, Capo Verde, Ciad, Gambia, Sudan, Zimbabwe e Mauritania (3), Guinea-Bissau e Somalia (2), Libia (1), per un totale di 90 morti e 172 guariti.