
Corepla. Conclusa la seconda edizione delle “Giornate della Ricerca” promosse da Corepla, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Due giorni per sviluppare soluzioni condivise e creare economie competitive e circolari.
Tanti i temi affrontati, dall’innovazione in rapporto alle materie plastiche agli imballaggi in plastica riciclati, senza tralasciare importanti settori come il trasporto dell’acqua, la salute, l’igiene, la sicurezza, il cibo e l’energia.
Una continua ricerca di soluzioni alternative, da affiancare al riciclo tradizionale degli imballaggi in plastica, che possano garantire risposte ad una sempre crescente raccolta differenziata (nel 2018, in Italia, si registra un +13,6% di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica rispetto al 2017, con un pro capite medio annuo nazionale di 20kg/anno/abitante contro i 18 kg del 2017, per un totale di 1.200.000 ton raccolte. Sono oltre 7.200 i Comuni attivi, il 91% del totale).
Corepla, a Palermo le Giornate della ricerca per una migliore gestione degli imballaggi
“Le Giornate della Ricerca sono il nuovo laboratorio collettivo di Imprese, Istituzioni, Università. Corepla catalizzatore di saperi diversi per progettare nuove possibilità/identità degli imballaggi in plastica attraverso il riciclo e il loro utilizzo in numerosi settori anche ad alto valore aggiunto” – ha sottolineato il Presidente di Corepla, Antonello Ciotti.
“Noi – ha poi aggiunto – facciamo squadra per un Paese più sostenibile. Ma per un’Italia che innova e in veloce trasformazione verso un’economia circolare, occorrono interventi imprenditoriali e pubblici: servono nuovi impianti per far fronte all’aumento della raccolta differenziata e serve che le Amministrazioni Pubbliche impongano l’utilizzo di materiale riciclato nei loro acquisti”.
Argomenti che hanno trovato il sostegno della Scuola Superiore Sant’Anna che – ha spiegato la Rettrice, Sabrina Nuti – “da molto tempo sulle tematiche della sostenibilità con attività di ricerca, di formazione e di public engagement che, come ha mostrato anche questa iniziativa, sono fondamentali per far crescere la consapevolezza e la partecipazione a sfide collettive di primaria importanza”.
“Innovazione tecnologica e sostenibilità viaggiano sempre più a braccetto – ha aggiunto il Direttore del Master sull’Economia Circolare della Scuola, Marco Frey – per una maggiore circolarità occorre trasformare il ciclo di vita dei prodotti/servizi in tutte le loro fasi, a partire dal design per chiudere con il riciclo, mettendo in campo tutta la creatività di cui noi italiani siamo capaci”.
Corepla, Giornate della ricerca: riciclo plastica per crescita sostenibile del Paese
Mentre la prima giornata ha messo al centro il consumatore e le Istituzioni, colonne portanti del sistema della raccolta differenziata, la seconda giornata ha evidenziato come le imprese siano pronte per un’economia circolare.
Luisa Lavagnini, Direttore R&D e Innovazione Tecnologica Versalis (Eni) ha presentato un progetto per utilizzare polistirene proveniente da raccolta differenziata all’interno della propria filiera produttiva: una nuova materia prima espandibile contenente riciclato che trova impiego nella produzione di lastre isolanti. Si sommano così i vantaggi sul breve periodo del packaging stirenico, utile per il trasporto e la conservazione dei cibi, con quelli dell’applicazione in edilizia in cui l’isolante riduce per decenni i consumi energetici delle abitazioni.
“Il progetto di Versalis (Eni) – ha detto Lavagnini – assomma l’efficienza a breve termine del packaging con l’efficienza duratura dell’isolamento termico. Questo attraverso un innovativo processo che valorizza l’eccellenza della filiera italiana del recupero, selezione e riciclo delle plastiche post consumo e la tecnologia proprietaria di Versalis per la produzione di polistirene espandibile”.
Plastica, da rifiuto a risorsa. Giornate della ricerca
Resolution, al cui finanziamento ha partecipato un’azienda locale specializzata in prodotti surgelati, ha presentato SILVER 2, un robot a forma di granchio con 6 zampe, progettato e costruito per esplorare i fondali marini e analizzare e monitorare la presenza di plastiche. Marcello Calisti, coordinatore del progetto: “In una seconda fase potremmo ipotizzare di raccogliere i rifiuti per poter dare loro una seconda vita ”.
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Esperienze di economia circolare arrivano anche da Eni Refininf & Marketing.
Il Vice Presidente, Paolo Fiaschi, ha presentato le attività del Gruppo Eni con un focus particolare sul progetto di gassificazione del CSS proveniente dai rifiuti solidi urbani di Venezia in miscela con il plasmix originato dalle attività di selezione Corepla e finalizzato alla produzione di idrogeno che verrà poi utilizzato nella bioraffineria Eni di Porto Marghera.
Alessando Canovai, Direttore generale di Revet, importante azienda toscana di riciclo plastica, ha illustrato il nuovo granulo realizzato valorizzando la componente poliolefinica del plasmix, derivato dagli imballaggi in plastica raccolti in Toscana, utilizzato recentemente anche per la stampa 3D.
“Revet – ha spiegato Canovai – sta investendo in ricerca e sviluppo tecnologico per aumentare la quota di riciclo ma allo stesso tempo è necessario investire in comunicazione ed educazione dei cittadini, perché purtroppo in questi ultimi anni stiamo assistendo ad un peggioramento della qualità della differenziata. E senza qualità non c’è riciclo”.
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A tracciare un bilancio dei risultati ottenuti dopo la prima edizione delle “Giornate della Ricerca“ tenutesi l’anno scorso a Palermo è il Direttore R&D Corepla, Antonio Protopapa.
”Nella scorsa edizione – ha spiegato – sono emerse linee guida importanti per le attività del nostro settore che hanno favorito l’attuazione di progetti innovativi da parte di alcune aziende che vi hanno preso parte come ad esempio Carbios, Sipa e Previero. L’auspicio per le giornate pisane è quindi di estendere ulteriormente la rete di collaborazioni tra i vari attori della filiera degli imballaggi in plastica per contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’agenda ONU 2030”.