I dati del rapporto: risparmiate 523.789 tonnellate di materia prima vergine ed evitate 885.406 tonnellate di emissioni di Co2.
Da 25 anni Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, è uno degli attori che maggiormente contribuisce alla formazione e sensibilizzazione verso una cultura circolare.
In occasione della presentazione a Roma del “Rapporto di Sostenibilità 2022”, Corepla promuove un momento di confronto e di analisi per affrontare le sfide del futuro, riflettere sulle soluzioni, contrastare le false narrazioni ed educare e informare per una corretta gestione responsabile dei rifiuti degli imballaggi in plastica. Inoltre, discutere in merito alle strategie e analizzare le diverse tipologie di rischio a cui il settore andrebbe incontro a seguito del nuovo regolamento europeo sugli imballaggi.
“Il regolamento europeo è un grosso punto di domanda perchè ha una componente ideologica fortissima, si configura non come una direttiva, ma come un regolamento che va ad imporre le modalità e non solo gli obiettivi. – ha dichiarato a TeleAmbiente Giovanni Cassuti, Presidente di Corepla – Non tiene in considerazione, come dovrebbe, quello che è invece davvero un sistema che ha rafforzato la circolarità, la sostenibilità, che dà un contributo importante alla CO2“.
Per quanto riguarda il riciclo della plastica in Italia, “abbiamo fatto grandi passi avanti, ed in questo senso che è fondamentale il ruolo dei consorzi per valorizzare le esperienze sul territorio nazionale, oltre a coordinarle. – spiega il presidente di Ispra, Stefano Laporta, presente all’evento – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con il contributo di Ispra, all’interno della strategia internazionale sull’economia circolare, sta anche sviluppando una strategia nazionale per le plastiche, e questo ci dovrebbe consentire di valorizzare anche una frazione merceologica che può diventare davvero una risorsa importante“.
Con un intervento sulle fake news, Andrea Moccia, fondatore e direttore editoriale di Geopop, spiega a TeleAmbiente che “quella della plastica è sicuramente una problematica, ma non è l’unica, né la più grande di tutte. Ci sono delle false credenze sulla plastica. Ad esempio, le buste di cotone hanno un impatto, rispetto ad una busta di plastica, tra i 150 e 350 volte di più. Quindi, dovremmo utilizzare quella busta di cotone almeno 150/200 volte per essere più green. Non tutto perciò è come sembra“. E conclude: “L’unico modo per avere un’idea chiara è fare riferimento al cosiddetto Life Cycle Assessment (LCA), il giusto metodo per misurare l’impatto ambientale di qualsiasi risorsa“.
I dati del rapporto di sostenibilità Corepla 2022
Il Rapporto di Sostenibilità 2022 di Corepla presentato oggi nel corso del convegno “Il ruolo di Corepla per la cultura della sostenibilità – Valore, prospettive e opportunità della filiera italiana”, evidenzia che nel 2022 la materia prima vergine risparmiata grazie al riciclo COREPLA è stimata in 523.789 t., l’equivalente necessario a produrre a 11 miliardi di flaconi per detersivi da 1 litro.
Il processo di riciclo della plastica richiede meno energia di quello per la produzione di plastica vergine, con un risparmio energetico che nel 2022 è stimato in 10.946 GWh, pari al 2,5% circa della produzione annua di energia primaria in Italia. Il recupero di oltre 1 milione di t di rifiuti di imballaggi in plastica nel 2022 ha consentito un risparmio in volume, in termini di discarica evitata, pari 35.653.977 di m3, ossia a 37.5 volte il volume del Colosseo ed ha evitato 885.406 tonnellate di emissioni di CO2 pari a 1.024 voli A/R Roma-Tokyo. Inoltre, l’attività di Corepla nel 2022 ha avuto dirette e positive ripercussioni sui territori e le amministrazioni locali.
Lo scorso anno sono stati erogati 382 milioni di euro di contributi ai Comuni o soggetti da loro delegati ed è stato generato un indotto economico di 334 milioni di euro derivante dalle attività connesse alla raccolta, al riciclo e al recupero degli imballaggi in plastica.
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