Il lancio ha costretto le autorità nipponiche a ordinare l’evacuazione nei rifugi dei residenti in alcune zone.
La Corea del Nord lancia un missile sul Giappone, a cinque anni di distanza dall’ultima volta. Inducendo le autorità nipponiche a ordinare l’evacuazione nei rifugi dei residenti in due regioni settentrionali del Paese. L’allarme è scattato alle 7.29 ora locale (le 00.29 in Italia). “Un probabile missile balistico nordcoreano ha sorvolato il Giappone” – spiegano Governo e Guardia costiera giapponesi – “Il missile sembra essere già caduto in mare, le navi si tengano lontane da qualsiasi oggetto in caduta“.
【北朝鮮ミサイル】
総理は、北朝鮮によるミサイル発射事案について、我が国上空を通過させる形での弾道ミサイル発射は、我が国の国民の生命、財産に重大な影響を及ぼし得る行為であることを踏まえ、(続く)— 首相官邸(災害・危機管理情報) (@Kantei_Saigai) October 3, 2022
Missile nordcoreano sul Giappone
Dai primi accertamenti, il missile balistico lanciato dalla Corea del Nord dovrebbe essere a medio raggio, capace di raggiungere un’altezza di 1000 chilometri e di coprire una distanza di circa 4mila. Fonti giapponesi riferiscono che il missile sarebbe caduto in mare, al di fuori della zona economica esclusa del Paese. Fermati in via precauzionale i treni superveloci nel Nord del Paese ed emanato un allarme anche nello spazio aereo su cui si è sviluppata la traiettoria del missile.
1 ミサイルが通過したと判断される地域に重点を置き、落下物等による被害がないか、速やかに確認すること
2 北朝鮮の今後の動向を含め、引き続き、情報収集・分析を徹底すること
3 米国や韓国等、関係諸国と連携し、引き続き、必要な対応を適時適切に行うこと
の3点について指示(7時31分に指示)— 首相官邸(災害・危機管理情報) (@Kantei_Saigai) October 3, 2022
La reazione del Giappone
In poco tempo è arrivato la reazione di Tokyo. “Un missile balistico probabilmente è passato sul nostro Paese prima di cadere nell’Oceano Pacifico. Questo è un atto di violenza che segue i ripetuti e recenti lanci di missili balistici. Lo condanniamo fermamente” – ha spiegato il premier giapponese Fumio Kishida ad alcuni giornalisti – “Raccoglieremo informazioni più dettagliate sull’accaduto con i Paesi alleati, in primis gli Stati Uniti“.
Le reazioni
In breve tempo è arrivata anche la risposta degli Usa. Jack Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale, ha contattato gli omologhi giapponesi e sudcoreani per decidere una “risposta internazionale adeguata e solida” e riaffermare “l’impegno ferreo degli Stati Uniti nella difesa del Giappone e della Corea del Sud“.
Anche il Comando americano per l’Asia e il Pacifico ha condannato il lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord affermando che “l’impegno di Washington nella difesa del Giappone e della Corea rimane incrollabile“. “Gli Stati Uniti condannano queste azioni e invitano la Repubblica popolare democratica di Corea ad astenersi da qualsiasi ulteriore atto illegale e destabilizzante“, ha affermato il comando in un comunicato.
Timori per i test nucleari
Erano oltre cinque anni che la Corea del Nord non lanciava un missile balistico sullo spazio aereo giapponese. La situazione è tesa e si temono possibili test di armi, comprese quelle nucleari. I media ufficiali non danno notizie di Kim Jong-un da quasi un mese, ma l’iniziativa nordcoreana segue di pochi giorni alcuni importanti eventi nell’Estremo Oriente: esercitazioni congiunte di Usa, Corea del Sud e Giappone; visite di Stato di Kamala Harris a Tokyo e Seul; la festa nazionale delle Forze Armate in Corea del Sud, celebrata con imponenti parate sabato scorso.
La Corea del Sud ha parlato di “provocazione” da parte di Kim Jong-un, che ora attenderebbe la reazione internazionale, in particolare quella di Cina e Russia.
Il Center for Strategic and International Studies (Csis), think tank basato a Washington, ha appena diffuso un report sulle immagini satellitari ad alta risoluzione di Airbus Neo raccolte tra il 19 e il 29 settembre scorso sul sito di Punggye-ri che ha finora ospitato le detonazioni atomiche. Resta da capire se si tratti di un ‘bluff’ nordcoreano o se davvero Pyongyang sta espandendo la propria capacità di test nucleari.