COPENAGHEN, CAPITALE DELL’ARCHITETTURA SOSTENIBILE. L’ESEMPIO DEL PORTO DI NORDHAVN

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CopenaghenNon è certo una novità che i paesi scandinavi si offrano come laboratorio per progetti che mettano al centro ecologia e sostenibilità. Il vecchio porto di Nordhavn a Copenaghen è solo l’ultimo esempio di come possa essere più efficace recuperare uno spazio già esistente senza dover occupare/consumare nuovo suolo.

Un quartiere vecchio e periferico comincia una nuova vita. Succede a Copenaghen, a quattro chilometri dal centro, dove l’area del porto di Nordhavn – un tempo interamente dedicata al trasporto navale e all’industria – è sottoposta a un lungo e progressivo recupero per creare un quartiere nuovo e pieno di vita.  “The sustainable city of the future” è uno dei più grandi progetti di sviluppo urbano della Scandinavia, promosso dalla CPH City & Port Development, un’importante società danese. L’ex porto resterà di fatto riconoscibile, gli edifici non saranno demoliti ma verranno ristrutturati e ospiteranno case, uffici, scuole, centri culturali e attività commerciali.

Attraverso un concorso del 2008 sono stati selezionati tre progetti di riconversione del porto di Nordhavn:  il primo con cui si è partiti nel 2011 è stato quello presentato dagli studi Cobe, Sleth, Rambøll e Polyform e oggi mostra i primi risultati. Un silo, ad esempio, che era un deposito di grano è stato convertito in condominio di lusso, con al piano terra una galleria d’arte e all’ultimo un ristorante. Il concetto è stato quello di realizzare qualcosa di nuovo partendo però da ciò che già esisteva, mantenendo intatta la storia del porto ma modificando la destinazione d’uso degli immobili preesistenti.

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È stato creato anche un nuovo quartiere generale delle Nazioni Unite, una scuola internazionale ricoperta di pannelli fotovoltaici colorati. Altri silo sono stati trasformati in case o uffici, mentre un grosso edificio è diventato un parcheggio multipiano con verde verticale e un parco giochi sul tetto. La zona in cui i danesi passano ora il tempo libero è uno spazio pubblico destinato a pedoni e biciclette realizzato in legno di quercia. Il progetto ha già cominciato a modificare l’aspetto del vecchio porto ma ci vorranno ancora dei decenni prima di vedere terminato tutto il lavoro. Sarà una trasformazione lenta ma che darà alla capitale della Danimarca un nuovo distretto.

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Sorgeranno undici isole-quartiere, ognuna autonoma in tutti i servizi, tutte green ed ecosostenibili, collegate tra loro anche grazie a un sistema di canali navigabili. Gireranno meno automobili e si utilizzeranno più metro e bici. La coltivazione di particolari alghe permetterà anche di assorbire e smaltire CO2.

Copenaghen sarà la città del futuro e nel frattempo si prende il titolo di capitale europea del design, restando una delle mete più ambite per lo studio dell’architettura moderna e sostenibile.

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