Alla COP29 di Baku, i leader mondiali discutono di finanziamenti per il clima e accordi sul mercato del carbonio. Il Segretario Generale dell’ONU Guterres: “La crisi del clima è oggi”
La COP29 è entrata nel vivo. L’annuale Conferenza dell’ONU sul clima, che quest’anno si tiene a Baku, in Azerbaigian, vedrà i rappresentanti governativi negoziare sulle tante questioni sul tavolo fino al 22 novembre.
Oggi e domani sono i giorni degli interventi dei più alti rappresentanti governativi. Per l’Italia, salvo sorprese, parteciperà la premier Giorgia Meloni il cui intervento è previsto domattina.
Nonostante diverse defezioni, sono attese le dichiarazioni con gli indirizzi politici di questa COP. Come quella, molto dura, del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che in apertura dei lavori ha dichiarato: “Il 2024 è una lezione magistrale sulla distruzione del clima”.
L’avvertimento dell’ONU: “La crisi climatica è ora”
“Famiglie che corrono per salvarsi la vita prima che arrivi il prossimo uragano; lavoratori e pellegrini che crollano in un caldo insopportabile; inondazioni che distruggono le comunità e le infrastrutture; bambini che vanno a letto affamati mentre la siccità devasta i raccolti. Tutti questi disastri, e altri ancora, sono stati potenziati dal cambiamento climatico causato dall’uomo”. Con queste parole il numero 1 dell’ONU, il Segretario Generale Antonio Guterres ha lanciato l’ennesimo allarme ai rappresentanti dei 198 governi mondiali che partecipano alla COP.
“Eravamo soliti parlare dell’azione per il clima come se riguardasse principalmente il salvataggio delle generazioni future. Ma c’è stato un cambiamento sismico nella crisi climatica globale. Perché la crisi climatica sta rapidamente diventando un killer dell’economia, proprio ora, oggi, in questo ciclo politico“, ha dichiarato il direttore esecutivo per il clima delle Nazioni Unite Simon Stiell.
Finanza al centro
Ma se la chiamata all’azione delle Nazioni Unite riguarda soprattutto le politiche di mitigazione (cioè quelle finalizzate a ridurre le emissioni di gas serra per contenere il riscaldamento globale), sul tavolo della COP di Baku ci sono soprattutto temi finanziari.
O almeno è quello che vogliono i paesi dipendenti dai combustibili fossili che nel primo giorno dei negoziati hanno spinto perché la COP di Baku riguardi esclusivamente i finanziamenti climatici. Ma altri Paesi stanno spingendo affinché l’abbandono dei combustibili fossili sia sul tavolo a Baku.
Insomma, il primo giorno di negoziati si è concluso con una lotta su cosa dovrebbe essere all’ordine del giorno di questo summit ONU.
Un traguardo, però, è stato già raggiunto: l’ok all’accordo sull’articolo 6.4 dell’accordo di Parigi, da cui nascerà un mercato globale del carbonio.