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COP28, Italia bocciata nella lotta ai cambiamenti climatici

COP28, Italia bocciata nella lotta ai cambiamenti climatici

Secondo il Rapporto di Germanwatch, CAN International e NewClimate Institute, realizzato in collaborazione con Legambiente, il nostro Paese passa dal 29° al 44° posto nella classifica delle performance climatiche.

Italia bocciata nella lotta ai cambiamenti climatici. A sostenerlo è il Rapporto di Germanwatch, CAN International e NewClimate Institute, realizzato in collaborazione con Legambiente per le questioni legate allo Stivale. Secondo il documento presentato alla COP28 di Dubai, il nostro Paese passa dal 29° al 44° posto nella classifica delle performance climatiche. Una vera e propria “doccia fredda” causata sia dal rallentamento della riduzione delle emissioni climalteranti sia da una politica climatica nazionale inadeguata a fronteggiare l’emergenza. Fanalini di coda della graduatoria gli Stati esportatori di combustibili fossili come Emirati Arabi Uniti (65° posto), Iran (66° posto) e Arabia Saudita (67° posto). Stabile la Cina (51° posto) definita la maggiore responsabile delle emissioni globali. Nessun Paese, però, tra le prime tre posizioni della lista a causa della mancanza di azioni concrete capaci di contenere il surriscaldamento del pianeta Terra entro la soglia critica di 1,5°C. Quindi, 4° posto alla Danimarca, 5° posto all’Estonia e 6° posto alle Filippine.

Per elaborare le performance climatiche, attraverso il Climate Change Performance Index (CCPI), il Rapporto di Germanwatch, CAN International e NewClimate Institute considera sia gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sia gli impegni assunti da 63 Paesi, assieme all’Unione Europea nel suo complesso, fino al 2030.