Cop28, la finanza climatica al centro dei negoziati di Dubai

La finanza climatica è stata, fino a questo momento, il tema centrale della COP28 di Dubai, a cominciare dall’approvazione dell’operatività del fondo Loss&Damage

Una delle conquiste più grandi – almeno fino a questo momento – della COP28 è stata fatta sul fronte della finanza climatica con l’approvazione dell’operatività del fondo Loss&Damage durante il primo giorno dei negoziati. Si tratta di un fondo con cui i Paesi industrializzati, che sono quelli che più hanno contribuito a generare i cambiamenti climatici con le loro emissioni di gas serra, aiuteranno i Paesi più poveri che invece sono quelli che maggiormente pagano le conseguenze degli eventi meteo estremi legati al riscaldamento globale.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha fatto sapere che l’Italia parteciperà al fondo Loss&Damage con 100 milioni di euro, una delle somme più alte messe sul piatto fino a questo momento. Un aspetto dunque particolarmente centrale della COP28 di Dubai è la finanza climatica. In questi anni, però, non sono mancate le critiche a un approccio che metteva molto in risalto le questioni finanziarie, che si è registrato già alla COP27 in Egitto del 2022. Questo a discapito delle questioni legate alla mitigazione.

Su questo tema è intervenuto a Rapporto Mondo Emanuele Bompan, direttore responsabile della rivista Materia Rinnovabile, che si trova a Dubai per seguire la COP28. Bompan ha spiegato anche cosa sin intende con finanza climatica e quali capitoli comprende al suo interno.

Rapporto Mondo è il programma di TeleAmbiente scritto e condotto da Bianca Damato e Mario Messina.