L’attivista climatica Vanessa Nakate, pur presente alla COP27 di Sharm el-Sheikh, non sarà invitata a parlare. “Ma noi continuano a lottare per i diritti umani”
Vanessa Nakate è uno dei volti più noti di Fridays for future. E secondo alcuni sarà lei a guidare, almeno mediaticamente, l’associazione dopo l’addio annunciato di Greta Thunberg. “Sono pronta a lasciare il megafono ad altri – aveva detto Thunberg –, a chi ha storie da raccontare”. Perché è importante far parlare gli attivisti che le conseguenze del cambiamento climatico le sta vivendo in prima persona.
E Vanessa Nakate è una di quegli attivisti. Peccato, però, che la presidenza egiziana della COP27 di Sharm el-Sheikh non la pensi allo stesso modo di Greta. L’attivista ugandese, infatti, pur trovandosi in Egitto alla Conferenza sul clima (a differenza di Thunberg che ha deciso di non andare), non è stata invitata a parlare. “Non chiedete a me il perché”, ha detto al Corriere della Sera.
Il motivo, però, non è difficile da ipotizzare. I giovani attivisti climatici di Fridays for Future non hanno mai lesinato critiche al sistema e, anzi, si sono sempre mostrati apertamente in contrasto con i potenti di turno. In una COP, come quella in Egitto, in cui ogni forma di dissenso è stata resa più o meno impossibile (nessuna manifestazione in strada, regole precise sulle proteste dentro l’area riservata alle ong), dare il microfono in mano a Vanessa Nakate equivarrebbe a un suicidio.
“We need to move from promises to real action”: 25-year-old Vanessa Nakate has become the face of climate activism in Africa and used an incident where she was cropped out of a photo with other climate activists to fuel her fight for climate justice. pic.twitter.com/0qpGIBvNKK
— CBS Evening News (@CBSEveningNews) November 11, 2022
Nakate alla COP27: La lotta al cambiamento climatico è una lotto per i diritti umani
Dei problemi di libertà di espressione e di diritti umani che riguardano l’Egitto, i giovani dei Fridays for future sono ben consapevoli. Per questo le sezioni italiane dell’organizzazione ambientalista hanno organizzato per oggi una serie di manifestazioni in diverse città del Belpaese per accendere i riflettori sui diritti umani in Egitto.
Sul problema è intervenuta anche la stessa Vanessa Nakate che alla domanda se in Africa ci fosse un problema di libertà di espressione ha risposto: “Su questo non posso esprimermi. Ciò che posso dire è che la nostra lotta per la giustizia climatica è una lotta anche per i diritti umani”.