cop27 egitto

La Conferenza delle parti dell’Onu sul clima si è aperta con la nomina a presidente di Sameh Shoukry, ministro degli Esteri dell’Egitto.

Cop27 al via a Sharm el-Sheik. La Conferenza delle parti dell’Onu sul clima si è aperta con la nomina a presidente di Sameh Shoukry, ministro degli Esteri dell’Egitto. “I cambiamenti climatici sono un pericolo per la vita delle persone, in ogni parte del mondo“, ha spiegato Shoukry durante il passaggio di consegne con Alok Sharma, presidente della Cop26 di Glasgow. Alla Cop27 partecipano circa 200 delegati provenienti da quasi 200 diversi Paesi: le discussioni e gli incontri andranno avanti fino al 18 novembre e saranno strettamente legati ad altri vertici assolutamente fondamentali, come la Conferenza sulla biodiversità Cop15 a Montreal, in Canada, e il G20 di Bali, in Indonesia.

 

 

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Le prime proteste

Intanto, all’esterno della sede della Cop27 di Sharm el-Sheikh sono arrivati i primi manifestanti. In maniera assolutamente pacifica, gli attivisti hanno esposto striscioni che invitano a scegliere un’alimentazione vegana, eliminando immediatamente il consumo di carne: “È il modo più efficace e veloce per limitare il cambiamento climatico“.

 

 

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I finanziamenti per i danni climatici

La prima, importante novità introdotta nel corso di questa prima giornata della Cop27 è l’inserimento in agenda della discussione sui finanziamenti dei danni climatici. Un tema di cui si discute da tempo, quello del sistema ‘loss and damage’, ampiamente dibattutto ma mai risolto. I Paesi poveri e vulnerabili, che hanno minime responsabilità sul cambiamento climatico ma sono i più colpiti dai suoi effetti, chiedono da tempo un risarcimento da parte dei Paesi più sviluppati e inquinanti, che hanno sempre cercato di schivare ogni discussione. La speranza, forse più un’illusione, è che in Egitto si riesca a fare progressi rispetto a quanto accaduto a Glasgow un anno fa.
Nella giornata di oggi, gli Stati insulari hanno rivendicato con forza la necessità di ottenere risarcimenti sulla base del meccanismo ‘perdita e danno’, mentre Sameh Shoukry ha annunciato che una decisione finale sul tema arriverà entro il 2024.

 

 

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Maduro: “Vertice sudamericano sull’Amazzonia”

A Sharm el-Sheikh è arrivato anche Nicolás Maduro. Il presidente del Venezuela, nel suo primo intervento alla Cop27, ha proposto l’istituzione di un vertice dei Paesi sudamericani per salvare l’Amazzonia. “Dobbiamo fermare tutti i processi di distruzione e avviare il recupero del polmone del mondo. Ne ho già parlato con il presidente colombiano, Gustavo Petro, e con il presidente eletto brasiliano, Lula” – ha spiegato Maduro – “Bisogna riattivare l’organizzazione del trattato di difesa dell’Amazzonia, e definire proposte concrete affinché l’umanità e le grandi potenze del mondo si impegnino a finanziare la ripresa dell’Amazzonia“.

 

 

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Guterres: “Serve azione credibile”

Le persone e le comunità di tutto il mondo devono essere protette dai rischi dell’emergenza climatica. Per questo stiamo facendo così tanta pressione per sistemi universali di primo allarme entro cinque anni“. Inizia così il videomessaggio di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, all’apertura della Cop27.
Dobbiamo rispondere al segnale di sofferenza del Pianeta con un’azione climatica credibile. L’ultimo rapporto sullo stato del clima globale indica che la Terra è sempre più calda e che il cambiamento climatico sta avvenendo a una velocità catastrofica, devastando vite e mezzi di sussistenza in ogni continente” – ha spiegato Guterres – “Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati e ogni ondata di calore è sempre più intensa e minacciosa. I livelli dei mari si alzano al doppio della velocità degli anni ’90, ponendo una minaccia esistenziale per gli Stati insulari e le regioni costiere. I recordi di scioglimento di ghiacciai pregiudicano inoltre la sicurezza idrica per interi continenti“.

Germania contro l’Egitto sui diritti umani

Intanto, all’apertura della Cop27, c’è già un caso diplomatico. La Germania ha infatti chiesto all’Egitto, Paese ospitante, di rispettare i diritti umani e di rilasciare immediatamente l’attivista dissidente Alaa Abdel Fattah, in carcere e in sciopero della fame, e il suo avvocato Mohamed al-Baqer. “Non è accettabile che le persone che vogliono solo esprimere liberamente le proprie opinioni e difendere i propri diritti vengano incarcerate con pene lunghissime, e spesso sottoposte a condizioni disumane” – ha spiegato Luise Amtsberg, commissaria del Governo tedesco per i diritti umani – “Assumere responsabilità globali significa anche, e soprattutto, assumere la responsabilità di proteggere i diritti umani. Tuttavia, la situazione in Egitto non rende giustizia a questo principio“.

Cop27, domani Meloni e Pichetto

Domani è previsto l’arrivo in Egitto di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, e di Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Quest’ultimo tornerà a Sharm el-Sheikh il 13 novembre, dove per due giorni sarà impegnato in vertici ministeriali e in trattative su vari dossier di rilievo nazionale e internazionale.
A renderlo noto è il Ministero, che spiega: “Confermato il ruolo attivo del nostro Paese su tutte quelle tematiche che, in piena sintonia con i nostri Partner europei, si ritengono di elevata priorità nel quadro delle azioni per contrastare il riscaldamento del pianeta. Presupposto fondamentale sarà quello di salvaguardare gli importanti obiettivi climatici raggiunti lo scorso anno anche grazie al ruolo svolto dall’Italia in quanto Presidenza del G20 e co-partner della Gran Bretagna nell’organizzazione della COP26 di Glasgow“.