
“Dobbiamo metterci sul piede di guerra”, lo afferma il principe Carlo, erede al trono britannico, nel suo discorso alla CoP26, la conferenza Onu sul clima che entra nel vivo a Glasgow.
“Il tempo è praticamente esaurito, ma sappiamo cosa fare occorre affrontare il cambiamento climatico e i Paesi devono unirsi per fare quanto necessario per la trasformazione energetica, e fare attenzione perché il costo dell’inazione è di gran lunga superiore al costo di agire in maniera preventiva“. “Gli occhi e le speranze del mondo sono su di voi“, ha detto il principe Carlo, erede al trono britannico, tra i primi a prendere la parola alla CoP26, la conferenza Onu sul clima a Glasgow.
“Il mio appello oggi è affinché i Paesi si uniscano per creare l’ambiente che consenta a ogni settore dell’industria di intraprendere le azioni necessarie“, ha esortato il principe, sottolineando che occorreranno “trilioni, non miliardi di dollari” di investimenti e che servirà una campagna in stile militare per affrontare la sfida.
⏰ The COP26 Opening Ceremony will start from 12:00 GMT
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“Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici che incombono sul pianeta“.
“Abbiamo bisogno – rimarca – di una campagna in stile militare per dispiegare la forza delle migliaia di miliardi” necessarie a sostenere la transizione verso un’economia più sostenibile anche nei Paesi poveri, a partire dagli investimenti messi a disposizione dal settore privato globale“.
Il principe di Galles, che ieri a Roma ha descritto la CoP26 come una “ultima chance” per evitare di lasciare un disastro in eredità alle future generazioni, ha incontrato fra l’altro a margine della conferenza il magnate americano e patron di Amazon, Jeff Bezos, per discutere del contributo che a questa battaglia può offrire la fondazione capeggiata da un uno degli uomini più ricchi del mondo.
Cop26, oggi a Glasgow l’intervento del premier Draghi
Il principe Carlo è unanimemente considerato un ambientalista storico, chiamato già domenica a salire in cattedra a Roma dinanzi ai leader del G20 e oggi presente a Glasgow veste di co-reggente di fatto, in assenza della 95enne regina Elisabetta, tenuta a riposo dai medici
“So let’s come together over these two weeks. And ensure that where Paris promised, Glasgow delivers”
This morning, COP President @AlokSharma_RDG delivered his speech at the opening of #COP26.
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La Cop26 di Glasgow è l’ultima occasione per mantenere il riscaldamento globale entro i limiti dell’Accordo di Parigi. In pratica, per salvare il pianeta da desertificazione, uragani, alluvioni, e quindi fame, guerre, migrazioni. Oggi nella capitale scozzese si è aperta l’annuale conferenza dell’Onu sul clima, e i padroni di casa britannici sono stati concordi nel ribadire che è l’ultima chiamata per la Terra. Lo hanno detto sia il premier Boris Johnson che il presidente della conferenza, Alok Sharma, da Glasgow.
Cop26, i leader mondiali a Glasgow. Johnson: “Il mondo sul clima è un minuto dalla mezzanotte”
“La Cop26 è un momento della verità per i nostri piani per fermare i cambiamento climatici. L’Europa si impegna a essere il primo continente con neutralità climatica al mondo e a unire le forze con i suoi partner per un’azione per il clima più ambiziosa. La corsa globale per il ‘net-zero’ entro la metà del secolo è iniziata”, scrive il presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen in un tweet.
COP26 is a moment of truth for our plans to stop climate change.
Europe is committed to be the first climate neutral continent in the world and join forces with its partners for more ambitious climate action.
The global race for net zero by mid-century is on. #COP26
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) November 1, 2021