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Contratto di Sviluppo Taranto, rabbia e proteste contro il vertice dei Ministri in Prefettura

Taranto. È in una città blindata, tra urla, slogan e manifesti appesi ovunque che si è svolto l’incontro del Cis- il contratto istituzionale di sviluppo – a cui hanno partecipato il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, il ministro per la Salute, Giulia Grillo, il ministro per l’Ambiente Sergio Costa, il ministro per il Sud Barbara Lezzi e il responsabile dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.

 

Carabinieri e poliziotti presidiavano l’area che circonda la prefettura in cui si è tenuta la riunione.

A pochi passi dal Palazzo del governo, in piazza Giovanni XXIII, si erano radunati invece i componenti delle associazioni ambientaliste, di quartiere e civiche che manifestano contro il Governo, colpevole di non avere “chiuso il mostro” come promesso in campagna elettorale.

“Taranto – ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – è una città ormai completamente sfiduciata nei confronti di qualunque tipo di istituzione a causa degli atteggiamenti prima dell’uno poi dell’altro governo, e chi rimane lì col cerino in mano sono i pugliesi, sono i tarantini, che devono trovare la maniera di sopravvivere ad una fabbrica che uccide“.

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“Noi – si legge ancora nel post – abbiamo impugnato davanti alla Corte costituzionale, al fianco del gip di Taranto tutti e dodici i decreti salva-Ilva. Quindi stiamo sostenendo la tesi del gip di Taranto che tutti i decreti salva-Ilva sono incostituzionali per lesione del diritto alla salute. Purtroppo la Regione Puglia e’ espropriata di ogni potere di controllo all’interno della fabbrica. Nel senso che le leggi e questi decreti prevedono che, a differenza di tutte le altre fabbriche pugliesi, la Regione non può entrare in fabbrica e non può effettuare direttamente i controlli. Questi vengono fatti sì dall’Arpa Puglia ma sotto il controllo dell’Ispra e direttamente dal ministero dell’Ambiente, escludendo la Regione Puglia. Cosi come io non ho il potere di chiuderla. Quindi mi auguro che almeno questa anomalia costituzionale gravissima in danno della salute dei tarantini venga meno”.

Al suo arrivo in Prefettura il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio ha annunciato che ieri in Consiglio dei ministri è stata abolita l’immunità penale che permetteva ai vertici Ilva di poter godere di alcune esimenti legate a reati ambientali, e reati odiosi che hanno fatto tanto male ai cittadini di Taranto.

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“Non è una vittoria del governo – ha detto Di Maio – ma una vittoria dei tarantini, ma so benissimo che i tarantini discendono dagli Spartani e non si accontentano di vincere una battaglia ma ci sono tante altre battaglie da vincere”.

“L’esimente penale – ha aggiunto – aveva vita altri 4 anni e mezzo, da agosto invece non avrà più effetti nel nostro ordinamento”.

Le altre linee di intervento, come ha spiegato Di Maio, si basano su “risorse che vanno spese e accelerate” e saranno quattro: salute e bonifichesanità e sociale con “300 milioni per realizzare un nuovo presidio sanitario ma anche per un piano di acquisti delle attrezzature per i presidi di tutto il territorio”, oltre alla riqualificazione del territorio urbano e rurale e innovazione.

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In particolare, i primi interventi prevedono uno sblocco di 200 milioni per l’ospedale San Cataldo, 70 milioni in attrezzature mediche e 30 milioni a disposizione dei nuovi commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria per un “piano di sostegno” alle famiglie dell’area tarantina in maggiore difficoltà economica.

“Nell’ambito del tavolo istituzionale – ha annunciato poi Di Maio – abbiamo pensato di creare tre gruppi di lavoro, coordinati dai ministri: il primo su Salute e sociale, il secondo su Lavoro, Imprese e Innovazione e il terzo su Riqualificazione urbana”.

Il primo gruppo avrà il compito di rivedere il decreto interministeriale del 2013 sulla Valutazione del danno sanitario.

Il gruppo su Lavoro, Imprese e Innovazione potrà occuparsi anche del Tecnopolo previsto in Legge di Bilancio.

Mentre il Tavolo sulla Riqualificazione urbana potrà riservare particolare attenzione alla blue economy.

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“Questo Tavolo – ha detto ancora Di Maio – è importante per analizzare i temi della differenziazione della vocazione economica di questa città”.

“La questione ambientale la si affronta facendo sistema – ha aggiunto il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – ho chiesto di costituire un tavolo permanente sia qui presso la prefettura sia presso il ministero per l’Ambiente con la commissaria straordinaria per le bonifiche Corbelli: l’obiettivo e’ che i dati siano condivisi, che lo strumento dell’informazione sul territorio sia unica,
penso al portale, e che i dati siano anche divulgativamente proposti, per evitare una informazione male interpretata”.

“Stiamo coltivando l’idea – ha spiegato Costa- di costituire un protocollo di lavoro tra ministri, condividendolo anche con gli enti locali, e poi un tavolo tecnico, vedendoci qui ogni due
mesi circa, per condividere non solo il dato ma il progress sul quale si sta lavorando”.

“In modo tale che la linea sia trasparente – ha concluso il ministro – senza ombre, e che ci permetta di riassestarla volta per volta”.