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Conte, nel discorso ufficiale prima della fiducia: “Protezione biodiversità e lotta al cambiamento climatico”

Il governo Conte alla prova della Camera dei Deputati. Tutto il discorso ufficiale prima della fiducia. “Obiettivo primario del governo sarà la realizzazione di un green new deal”, annuncia Giuseppe Conte.  

Si apre il rituale della richiesta di fiducia con il discorso del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Nella serata di lunedì 9 settembre il governo Conte 2 sostenuto da M5s-Pd-LeU ha ottenuto la fiducia alla Camera con 343 sì contro 263 no.

“Oggi ci presentiamo per chiedere a voi, rappresentanti del popolo italiano, la fiducia del nuovo governo che sarà il mio compito guidare con disciplina e onore”, apre così il suo discorso Giuseppe Conte per presentare il nuovo programma del GovernoContinua: “Il programma che illustro non è un elencazione di proposte eterogenee, né tantomeno la sommatoria delle diverse posizioni delle forze politiche per sostenere questa iniziativa. È, al contrario, una sintesi programmatica che disegna l’Italia del futuro, è un progetto di governo del Paese fortemente connotato sul piano politico, che annuncia risposte alle attese e bisogni dei cittadini che ci impegniamo a realizzare con lavoro e impegno di donne e uomini che qui mi affiancano.

Conte svela i punti della manovra. Tra questi si parla anche di sostenibilità VIDEO

Parlando di ambiente

Obiettivo primario del governo sarà la realizzazione di un green New deal che promuova la rigenerazione urbana. Riconversione energetica verso un progressivo e diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione delle biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici, siamo determinati ad introdurre una normativa che non consenta più il rilascio di nuove concessioni di trivellazione per l’estrazione di idrocarburi. Lo voglio dire: chiaramente chi verrà dopo di noi, semmai vorrai assumersi le responsabilità di far tornare il paese indietro, dove a farlo modificando questa nuova norma di legge e anche per evitare questi rischi” – precisa Conte – Mi auguro che la protezione dell’ambiente rientri nel
nostro sistema costituzionale e che tutto il sistema produttivo prenda questa direzione, per rendere quanto più efficace la transizione ecologica, e indirizzino l’intero sistema produttivo verso l’economia circolare, favorendo la cultura del riciclo interrompendo definitivamente la cultura del rifiuto“.

Conte e la sfida del buon governo: “La questione ambientale sarà fondamentale”

Conte continua: “Anche l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano un comparto decisivo rispetto alle sfide che attendono il paese, è dunque necessario sviluppare la filiera agricola biologica, le migliori e più innovative pratiche agronomiche, conservare e accrescere la qualità del territorio, sostenere le aziende agricole proposte dai giovani, investire nella ricerca individuando come prioritari la sostenibilità delle coltivazioni, il contrasto dei mutamenti climatici, con particolare attenzione all’uso efficiente attento della risorse”.

Riserveremo la massima attenzione al rafforzamento delle regole europee per etichettatura e tracciabilità degli alimenti. Massima priorità assumeranno le politiche per il contrasto al dissesto idrogeologico e la ricostruzione delle aree terremotate che consenta di rendere più spedite le procedure, in particolare per la ricostruzione pubblica. Ho incontrato una rappresentanza delle popolazioni colpite dal sisma durante le consultazioni: desidero ripetere in quest’Aula quanto già affermato. La ricostruzione sarà una questione prioritaria di questo governo.

Governo, Conte accetta l’incarico. Nel suo discorso anche tutela ambientale e rinnovabili VIDEO

Parlando di scuole, istruzione e giovani

Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido. Non possiamo indugiare oltre“.

Azzerare totalmente le rette, d’accordo con gli enti locali, degli asili nido. E tra le prime misure che Conte si propone di varare:  “La sfida sul piano interno è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa delle fasce di popolazione finora escluse. Esse si concentrano soprattutto tra i giovani e le donne, particolarmente nel Mezzogiorno. Valuteremo le misure di sostegno a favore delle famiglie meno abbienti, nell’ottica di un innalzamento degli anni di obbligo scolastico”.

“Rafforzare l’offerta e la qualità di un’educazione fin dal nido è un investimento strategico per il futuro della nostra società perché combatte le diseguaglianze sociali, che purtroppo si manifestano sin nei primissimi anni di vita, e favorisce una più completa integrazione delle donne nella nostra comunità di vita sociale e lavorativa”.

Sul piano interno la sfida è di aumentare la partecipazione alla vita lavorativa, soprattutto per giovani e donne particolarmente nel Mezzogiorno”  e sottolinea Basta esportare le eccellenze. I giovani sono la spinta propulsiva senza la quale ogni tentativo di rinnovamento si rivelerebbe vano”.

Parlando di investimenti

Questo è il governo più giovane della storia della repubblica: non può rinnegare se stesso, deve raccogliere e vincere questa sfida. L’Italia dovrà essere laboratorio di innovazione, opportunità ed idee per far rimanere i giovani hic et optime. Gli anni della globalizzazione ci hanno insegnato che il lavoro di qualità è l’unica garanzia contro la povertà: il tessuto del Paese deve essere altamente qualitativo, e si deve basare su qualità e innovazione dei prodotti. Perseguiamo un modello di sviluppo integrale e inclusivo, nella prospettiva di una crescita equa e solidale. La nostra forza è un sistema industriale in grado di far incontrare produzione di massa, personalizzazione e flessibilità: occorre rafforzare determinazione e impegno affinché questa vocazione possa essere sfruttata, dobbiamo coordinare in questa direzione intervento pubblico e iniziativa privata“.  Continua: “Dobbiamo perseguire una strategia di azione che porti l’Italia a primeggiare a livello mondiale in tutte le sfide che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale: una razionale politica di investimenti ci consentirà di crescere nella digitalizzazione e nell’intelligenza artificiale“.

Parlando di politica fiscale

La crescita delle nostre imprese dovrà essere incoraggiata da una politica fiscale che non sia disincentivante verso le imprese che assumono dimensioni più consistenti. Gli italiani hanno pieno diritto a confrontarsi su un fisco chiaro, amico di cittadini e imprese: bisognerà perseguire una riforma fiscale che tenda alla semplificazione per una più efficace alleanza tra contribuenti e amministrazione per alleggerire la pressione fiscale. Questo governo perseguirà una strategia chiara: tutti devono pagare le tasse, affinché tutti possano pagare meno, nella prospettiva di una graduale rimodulazione delle aliquote a sostegno dei redditi medi e bassi, in linea con il fondamentale principio della progressività della tassazione, l’obiettivo è ridurre le tasse sul lavoro, il cosiddetto cuneo fiscale, e intendiamo operare questa riduzione a vantaggio dei lavoratori e individuare una retribuzione giusta, il cosiddetto salario minimo, garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori anche attraverso il meccanismo dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali. Occorre procedere finalmente all’approvazione di una legge sulla rappresentanza sindacale, ovviamente sulla base di indici molto rigorosi: vogliamo individuare il giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti“.

Ci prefiggiamo di introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, è una battaglia che intendiamo portare a termine al più presto; intendiamo realizzare un piano strategico di prevenzione da infortuni sul lavoro e malattie professionali. Il numero ancora troppo elevato di morti sul lavoro non può essere tollerato“.

Parlando di parlamentari e legge elettorale

“Per il tema delle riforme costituzionali, è nostra volontà inserire in calendario il disegno di legge che promuove la riduzione del numero dei parlamentari. Questa riforma dovrà essere affiancata da un percorso volto a incrementare le garanzie costituzionali e di rappresentanza democratica, anche favorendo l’accesso alle formazioni minori e assicurando il pluralismo politico e territoriale. In particolare, occorrerà avviare un percorso di riforma quanto più possibile condiviso del sistema elettorale; contestualmente è nostro obiettivo procedere a una riforma dei requisiti di elettorato attivo e passivo, nonché avviare una revisione costituzionale per assicurare maggiore equilibrio al sistema e far riavvicinare i cittadini alle istituzioni”.

Prosegue: “Ogni intervento sulla Costituzione presuppone una scrupolosa verifica degli effetti che può produrre sul sistema di pesi e contrappesi; nel quadro delle riforme costituzionali è intenzione del governo portare a termine il processo che conduca a un’autonomia differenziata giusta e cooperativa, che salvaguardi il principio di coesione e la tutela dell’unità giuridica ed economica“.

Parlando di Unione Europea

L’Italia sarà protagonista di una fase di rilancio dell’Unione, che punti a costruire un’Europa più solida, inclusiva, vicina ai cittadini, attenta alla sostenibilità ambientale, alla coesione sociale e territoriale. Non si tratta di indicazioni astratte, ma di obiettivi fondanti delle istituzioni eurounitarie: per farlo è essenziale migliorare le politiche, rafforzare la governance economica per favorire crescita, innovazione, sostenibilità, coesione interna, competitività. Il governo realizzerà un piano di investimenti sostenibili, per riformare l’unione economica e bancaria a partire dall’istituzione di un bilancio e di una garanzia europea dei depositi. In questo quadro occorre migliorare il patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, evitando effetti prociclici e sostenendo gli investimenti. Un’impostazione di bilancio prociclica rischia di vanificare gli sforzi compiuti sul piano interno; è necessario infine attuare il pilastro europeo dei diritti sociali e rafforzare le politiche di contrasto all’evasione fiscale: i profitti devono essere tassati dove effettivamente sono realizzati. Dobbiamo infine contrastare pratiche di concorrenza sleale non solo in ambito commerciale, ma anche fiscale, attraverso l’introduzione di un’aliquota minima europea”..

Parlando di immigrazione

Anche la legge sull’acquisto della cittadinanza italiana da parte di cittadini residenti all’estero appare meritevole di una revisione, per eliminare elementi discriminatori e introdurre ulteriori criteri: ci aspetta un lavoro intenso, servono idee, determinazione e visione per procedere senza incertezze, nella consapevolezza che abbiamo un’occasione unica per migliorare il Paese in cui viviamo. I cittadini che in questi anni hanno vissuto gli effetti della crisi richiedono alle istituzioni coraggio e forza di mettere da parte egoismi e rancori, proiettando lo sguardo in avanti. Avviamo oggi una stagione di rilancio e speranza, fondata su dialogo e confronto a tutti i livelli, ascoltando le parti sociali, le associazioni di categoria, i rappresentanti del terzo settore, senza pregiudizi verso nessuno“.

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