Consultazioni, stallo Lega – M5S. Salvini non “molla” Berlusconi che per M5S è ostacolo. Conclusa la prima giornata del secondo giro di consultazioni al Quirinale.
Il Pd ha ribadito l’impegno a “lavorare su alcune questioni prioritarie, fondamentali per il Paese, lo abbiamo ribadito oggi con grande convinzione: questa è la funzione fondamentale del nostro partito in un momento particolare come questo a maggior ragione” – dice Maurizio Martina segretario reggente del Partito Democratico, al termine delle consultazioni al Quirinale.
“Inaccettabile – aggiunge poi – il rinvio per la formazione di un governo “per aspettare le regionali”.
Quanto alla preoccupante situazione tra Usa e Russia sulla Siria, “noi – spiega Martina – non possiamo non esprimere anche in questa circostanza la nostra preoccupazione forte per la vicenda molto particolare della crisi siriana e per certe reazioni a quella vicenda anche da parte di alcune forze che hanno prevalso il 4 marzo. Se qualcuno intende cambiare il quadro delle alleanze che l’Italia ha sempre avuto, deve dirlo chiaro agli italiani. Noi rimaniamo saldamente nel quadro delle scelte che la cooperazione italiana ha sempre confermato”.
“Parteciperemo ad un governo solo se ci sarà’ una dichiarazione esplicita e chiara da parte dell’M5s e che ci sia pari dignità tra tutte le componenti del centrodestra, Fi e Berlusconi. Senza questa condizione la trattativa non potrà neanche iniziare” – è la condizione di Fi, dettata da Maria Stella Gelmini, al termine del vertice a Palazzo Grazioli convocato prima dell’incontro al Quirinale.
A stretto giro la risposta dei 5 Stelle: “Mai un governo con Berlusconi. Forza Italia potrebbe risolvere l’impasse facendosi di lato e consentendo così un governo M5s-Lega”.
Al termine dell’incontro con il Capo dello Stato, il centrodestra si definisce unito e solidissimo, ma soprattutto “pronto a farsi carico di questa responsabilità unitariamente, formando un governo forte e di lunga durata” con un premier indicato dalla Lega“.
“Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono – dice Matteo Salvini – vuol dire che la richiesta di cambiamento emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe disattesa. Speriamo non sia così per l’Italia, per noi è il valore più grande”.
Dalle altre forze politiche – aggiunge poi Salvini, rivolgendosi chiaramente al MoVimento 5 Stelle – “ci aspettiamo altrettanta responsabilità nei confronti del paese di quella che il centrodestra sta dimostrando”.
Per Di Maio l’unica soluzione per uscire dallo stallo in cui la politica italiana si trova e dare un Governo al Paese è che il Cavaliere faccia un passo di lato e permetta al M5S ed alla Lega di formare un Governo del cambiamento.
“E’ chiaro – dice Di Maio – che la coalizione di centrodestra è tuttora divisa, perchè mentre il leader della Lega apriva al M5S, con una battutaccia nei nostri confronti Berlusconi ha dimostrato che il centrodestra stesse sperando in questo momento nel Pd”.
“La Lega deve prendersi sue responsabilità – spiega ancora Di Maio – perchè sta dicendo che o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d’accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere”.
Il capo politico del M5S ribadisce la linea già espressa, un contratto di Governo con il Pd o con la Lega, con la quale dice: “c’è sinergia istituzionale”.
“Devo dire – aggiunge – che ho apprezzato l’apertura da parte di autorevoli esponenti del pd ma è chiaro che in questo momento il Pd e’ fermo su posizioni che non aiutano”.