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Conferenza Mondiale sull’Acqua ONU, Pecoraro Scanio: “Le moderne società hanno dato l’acqua per scontata”

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Presentata a New York, in occasione della 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite, l’edizione ufficiale in italiano del Rapporto mondiale WWAP sullo sviluppo delle risorse idriche 2023, curata da Fondazione UniVerde e IISPA

Gli aiuti pubblici allo sviluppo impegnati ed erogati a favore dell’acqua hanno raggiunto l’importo, secondo le stime più recenti al 2020, di 8,7 miliardi di dollari in tutto il mondo, in crescita rispetto ai 2,7 miliardi di dollari del 2002. Tuttavia, i progressi verso il conseguimento di tutti i traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030 (“Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti”) risultano insufficienti. Secondo i dati, il 26% della popolazione mondiale (2 miliardi di persone) non ha accesso a una fornitura di acqua potabile, mentre circa il 46% (3,6 miliardi) non ha accesso a impianti igienico-sanitari gestiti in sicurezza.

Sono questi alcuni dei punti messi a fuoco nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano, curata dalla Fondazione UniVerde e dall’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA), con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme e con il sostegno di Menowatt GeGMTEPM e AVR affiliata Anima,è stata presentata a New York nel corso del seminario “Water and cultural heritage in Italy”, che si è svolto all’Italian Academic Center, ospitato presso il TATA Innovation Center della Cornell Tech Campus, nell’ambito della 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite.

Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Le moderne società hanno dato l’acqua per scontata, considerandola un mero bene disponibile su richiesta. Ma poiché il privilegio di un’acqua pulita, abbondante e accessibile per i bisogni delle persone è minacciato da siccità prolungate, aumento della domanda e inquinamento persistente, ci troviamo di fronte all’urgenza di ripensare il nostro rapporto con la risorsa idrica. Così come si stanno diffondendo le comunità energetiche rinnovabili, veri presidi per l’autoproduzione di energia pulita contro il fenomeno della povertà energetica, allo stesso modo è importante pensare anche a modelli di ‘comunità dell’acqua’ che possano concorrere ad un uso più razionale, rispettoso e democratico della risorsa.”

Michela Miletto, Direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme: “Come principale pubblicazione di riferimento delle UN sull’acqua, il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, nella sua edizione 2023, illustra come la costruzione di partenariati e il rafforzamento della cooperazione, in tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile, siano essenziali per accelerare i progressi verso il conseguimento dell’Obiettivo 6 e garantire i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. I partenariati e la cooperazione sono presenti in quasi tutte le attività legate all’acqua. I partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”.

Lucio Ubertini e Chiara Biscarini, Co-titolari della Cattedra UNESCO “Gestione delle risorse idriche e Cultura” presso l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università Sapienza di Roma: “L’approccio integrato tra scienza e cultura è indispensabile nello studio dell’acqua. L’evento di oggi ha creato una importante possibilità di confronto tra scienziati, amministratori e imprenditori italiani ed americani, nella promozione di nuove visioni che prevedono una riorganizzazione della conoscenza per affrontare la sfida ambientale e sociale nella reciproca interdipendenza, nella prestigiosa sede dell’Italian Academy Center”.

Secondo il Rapporto ONU sullo sviluppo delle risorse idriche, l’utilizzo dell’acqua è aumentato nel mondo dell’1%

L’edizione italiana del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 è stata curata da Maurizio Montalto, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali. Secondo i dati, l’utilizzo dell’acqua è aumentato in tutto il mondo di circa l’1% all’anno nel corso degli ultimi quarant’anni e continuerà ad aumentare a un ritmo simile fino al 2050, in ragione di una combinazione di fattori quali crescita demografica, sviluppo socioeconomico e cambiamenti nei modelli di consumo. In base alle proiezioni, la domanda di acqua nelle zone urbane crescerà dell’80% entro il 2050.

La scarsità idrica sta diventando un fattore endemico in conseguenza dell’impatto locale dello stress idrico fisico: a questo vanno ad aggiungersi la sempre maggiore diffusione dell’inquinamento delle acque dolci. In media, il 10% della popolazione mondiale vive in Paesi che registrano uno stress idrico elevato o grave: “allo stato attuale, i ritmi inadeguati del progresso verso il conseguimento dei traguardi dell’Obiettivo 6, sottolineano la necessità di esaminare ulteriori opportunità attraverso partenariati e cooperazione. La cooperazione migliora la governance dell’acqua e il processo decisionale, stimola lo sviluppo di soluzioni innovative e permette una maggiore efficienza. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, così come il coinvolgimento di coloro che altrimenti non verrebbero ascoltati, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”, si legge nel Rapporto.

Download gratuito del “Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023: Partenariati e cooperazione per l’acqua”.