Home Attualità Concerie, salta il voto sull’abolizione dell’emendamento

Concerie, salta il voto sull’abolizione dell’emendamento

Salta l’abolizione dell’emendamento pro- concerie, contenuto nella normativa sulla depurazione industriale. La riunione della Commissione Ambiente del Consiglio regionale era stata convocata per illustrare la proposta di legge che vuole abrogare l’emendamento, “ma – attaccano i consiglieri della lega Elisa Montemagni e Marco Landi insieme ad Alessandro Capecchi di Fratelli d’Italia – è stato tutto rimandato a data da destinarsi per una palese inadeguatezza ed impreparazione, oltre che per l’immotivata assenza, di esponenti della giunta che hanno mandato letteralmente allo sbaraglio un funzionario, il quale non ha saputo rispondere ai nostri quesiti”.

I tre consiglieri affermano di non comprendere “questa sollecitudine nel togliere di mezzo un emendamento che non può sortire alcun effetto pratico. Forse – insinuano – qualcuno vuole lavarsi velocemente la coscienza? Insomma tanto per cambiare, per manifesta incapacità, la maggioranza esce da questa commissione miseramente con la coda fra le gambe”.

Sul perché del rinvio interviene la Presidente della Commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd), che chiarisce come nel corso dell’esame della nuova normasono stati richiesti da alcuni commissari approfondimenti da effettuare con la collaborazione di uffici della giunta non presenti all’odierna seduta”. 

A illustrare la norma in commissione è stata una funzionaria e per questo De Robertis ha chiesto che alla prossima riunione ci siano “anche il presidente Giani e l’assessore all’Ambiente Monni”.

Nessun imbarazzo – replica de Robertis ai tre consiglieri di Lega e Fratelli d’Italia – ma semplicemente una decisione del tutto coerente con quelle che erano le premesse con cui siamo entrati in commissione”.

“Stamattina la commissione si è riunita – spiega ancora la presidente di Commissione – prima della seduta solenne del consiglio regionale dedicata alla celebrazione della festa dell’Europa, per l’avvio dell’esame della proposta di legge. Nel corso dell’esame del provvedimento sono stati richiesti da alcuni commissari, approfondimenti da effettuare con la collaborazione di uffici della giunta regionale non presenti all’odierna seduta”.

“Preso atto della situazione, la commissione, tenuto conto dell’avvio della seduta consiliare solenne – conclude de Robertis – ha concordato sull’opportunità di rinviare l’esame della proposta di legge nella prossima seduta, al fine di portarla al voto del consiglio regionale in programma per i giorni 25 e 26 maggio, disponendo di procedere ad invitare ai lavori anche il presidente Giani e l’assessore all’Ambiente”.

Dopo gli attacchi è intervenuto lo stesso Giani: “ricordo di una conduzione del Consiglio ordinaria, incalzante con i tempi per le misure Covid, ci sono state ore perché questo emendamento potesse essere letto, eccepito, questo non è accaduto, è andato in votazione come centinaia di altri emendamenti non ci sono stati voti contrari a quella legge, solo voti a favore o astenuti. Per l’emendamento non vi era necessità di un parere tecnico perché non prevede una maggiore o minore spesa”.