Comunità energetiche, in Regione Lazio il seminario per i professionisti

Dopo l’ultimo bando, che sblocca nuovi finanziamenti, la Regione Lazio ha organizzato anche la formazione per chi sarà protagonista dell’istituzione e dello sviluppo delle CER. Il punto dell’assessora Roberta Lombardi.

Non bastano la volontà e la pianificazione istituzionale per fondare e sviluppare le comunità energetiche. Rendere i territori sempre più autosufficienti dal punto di vista energetico, grazie all’opportunità delle rinnovabili, è possibile solo con la formazione dei professionisti che operano nei vari settori. Ed è per questo che la Regione Lazio ha ospitato un seminario a cui hanno partecipato ingegneri, architetti e periti industriali degli Ordini di Roma.

Gli ingegneri: “Opportunità unica”

Le comunità energetiche rinnovabili sono una grande opportunità per il nostro territorio: permetteranno l’armonizzazione dei fabbisogni energetici sulla base degli effettivi fruitori e di calmierare i prezzi del settore” – ha spiegato Massimo Cerri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma – “Dal punto di vista degli ingegneri, le comunità energetiche rappresenteranno un’opportunità importante per i professionisti che operano nell’ambito della riqualificazione energetica, dell’impiantistica, della rigenerazione urbana e delle smart cities“.

Gli architetti: “Riqualificare città e borghi”

Parliamo di comunità e questo ci permette di lavorare non sul singolo edificio, ma in un contesto più ampio. Così riusciremo a rispettare le caratteristiche storico-artistiche di un territorio e le esigenze attuali. Sia le grandi città che i piccoli borghi possono diventare efficienti dal punto di vista energetico e tecnologicamente avanzati” – il commento di Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma – “Il nuovo bando della Regione Lazio è una grande opportunità. Il Superbonus non ha favorito la nascita di molte comunità energetiche, con questi nuovi finanziamenti probabilmente i nostri territori rivedranno una riqualificazione energetica e urbanistica“.

I periti industriali: “Transizione epocale”

La comunità energetica è un vantaggio per la gestione di un’intera comunità. Il nostro Ordine dovrà collaborare con architetti e ingegneri per pianificare le attività che riguardano il consumo, la gestione e la riqualificazione energetica di una comunità” – ha spiegato Giovanni De Baggis, presidente dell’Ordine dei Periti industriali di Roma – “Sicuramente dovremo affrontare un passaggio epocale, dalle fonti fossili a quelle rinnovabili: questo sarà una parte fondamentale in cui gestire e coordinare le attività nel prossimo futuro“.

Il punto dell’assessora Lombardi

A fare gli onori di casa non poteva che essere Roberta Lombardi. L’assessora regionale alla Transizione ecologica e Trasformazione digitale ha anche fatto il punto della situazione sulle comunità energetiche nel Lazio. “Stiamo iniziando finalmente a emettere i primi bandi. Partiremo nelle prossime settimane con un bando da un milione di euro di risorse regionali per finanziare studi di fattibilità tecnologica ed economica delle nuove comunità energetiche rinnovabili. Abbiamo approvato anche la programmazione 21-27, avremo altri 20 milioni di risorse in attesa del bando del Ministero per la misura specifica del Pnrr” – ha spiegato Roberta Lombardi – “Un anno fa siamo partiti con l’intenzione di animare il territorio regionale, in previsione delle risorse che stanno arrivando. Al momento abbiamo 75 comunità energetiche, in varie fasi di avanzamento, in tutto il Lazio. La provincia più sensibile al tema si è rivelata essere quella di Rieti: una singolarità, se consideriamo il suo territorio montano, ma le comunità reatine sono state le più pronte a partire con le comunità energetiche“.