In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Energia, in Europa eolico e solare superano il gas; 2) Emergenza smog, l’aria delle città italiane sempre più irrespirabile; 3) Rifiuti, 10 milioni ai comuni contro la plastica; 4) Via libera a 160 progetti di economia circolare

 

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Energia, in Europa eolico e solare superano il gas: Per la prima volta nella sua storia, nel 2022, l’Unione europea ha prodotto più energia elettrica da solare ed eolico che da gas naturale. La crisi energetica infatti ha spinto i 27 Paesi Ue a trovare soluzioni alternative. Secondo il centro di ricerca Ember, lo scorso anno l’Europa ha prodotto il 22% di elettricità grazie a sole e vento e il 20% utilizzando il gas naturale, uno dei combustibili fossili che causano la crisi climatica. Col carbone – il più inquinante tra le fonti fossili – è stata prodotta il 16% dell’elettricità. Per quanto riguarda la produzione di energia solare, a fare un vero balzo in avanti sono state Grecia e Paesi Bassi. Anche l’Italia ha visto crescere la quantità di energia prodotta dal sole ma meno di altri Paesi europei. Ma non è tutto. Secondo il rapporto, la produzione di energia elettrica derivante da fonti fossili, come il gas, potrebbe crollare del 20% nel 2023, quasi il doppio rispetto al precedente record del 2020.

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2) Emergenza smog, l’aria delle città italiane sempre più irrespirabile: L’aria delle città italiane, soprattutto quelle del Nord, è sempre più irrespirabile a causa dello smog. Lo certifica il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, pubblicato nell’ambito della Clean Cities Campaign. Nel 2022, su 95 città monitorate, 25 hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10: al primo posto Torino con 98 giorni di sforamento, seguono Milano, Asti, Modena, Padova e Venezia.

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3) Rifiuti, 10 milioni ai comuni contro la plastica: Dieci milioni di euro di fondi ai Comuni al fine di ridurre i rifiuti in plastica. Apre il terzo sportello del cosiddetto “Programma Mangiaplastica”, progetto sperimentale voluto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per l’acquisto di eco-compattatori da parte delle amministrazioni comunali attraverso il riconoscimento di uno specifico contributo a fondo perduto. Il viceministro Vannia Gava sottolinea come grazie al lavoro fatto con la legge di bilancio, la dotazione finanziaria sia stata incrementata. Le risorse, ora, potranno essere utilizzate dagli enti locali per promuovere e rendere più efficienti la raccolta differenziata e il recupero di questo tipo di rifiuti, che hanno un peso significativo nell’inquinamento ambientale, favorendo la transizione verso l’economia circolare. Le istanze dovranno pervenire attraverso l’apposita piattaforma informatica entro il 31 marzo 2023. Per il viceministro “ciascuno deve fare la propria parte perché la sfida ambientale sia un percorso corale, condiviso e sinergico”

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4) Via libera a 160 progetti di economia circolare: Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha dato il via libera a un contributo per realizzare 160 progetti “faro” di economia circolare. Nei tre decreti il dicastero individua la lista dei progetti che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con la normativa sugli aiuti di Stato: si tratta di aziende che hanno proposto interventi volti ad adeguare impianti esistenti o a realizzarli “ex novo”. Per la linea A, che promuove l’ammordernamento e la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono stati finanziati 67 progetti. Settanta invece quelli selezionati per la linea B, riguardante l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone. Ventitré, infine, i progetti che troveranno compimento attraverso la linea D, per l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile. In arrivo nei prossimi giorni anche il decreto di concessione dei contributi per gli operatori economici della linea C, per la realizzazione di impianti di riciclo della plastica, compreso il “marine litter”.