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Colombia, le comunità indigene ottengono il potere di vigilare sul rispetto della natura

Gruppo di leader indigeni colombiani con il presidente, celebrando il potere di vigilanza sulla natura e i diritti delle comunità indigene.

La Colombia fa un ulteriore passo verso il riconoscimento alle comunità indigene di un ruolo sempre più importante nello stato. Grazie a un decreto firmato dal presidente Gustavo Petro, adesso le comunità avranno la stessa autorità delle corporazioni autonome regionali. Avranno quindi poteri amministrativi e competenze ambientali.

Le comunità indigene potranno quindi vigilare sulla protezione degli ecosistemi del Paese grazie alla conoscenza ancestrale che detengono. L’obiettivo è permettere che il sapere di queste comunità sia messo a disposizione di altri enti per la costruzione di meccanismi di difesa della natura del “Paese della bellezza”.

Il ministero dell’Ambiente ha specificato che “alle comunità indigene è stato riconosciuto il diritto alla formulazione e sviluppo di strumenti di regolazione e gestione ambientale come i Piani di regolamento ambientale indigeno”.

Proprio la Colombia si appresta a ospitare la prossima COP16, la Conferenza internazionale sulla Biodiversità delle Nazioni Unite, nella città costiera di Cali.

La ministra dell’ambiente, Susana Muhamad Gonzales,  ha affermato: “Il valore aggiunto della COP16 in Colombia è radicato nella nostra visione della “Pace con la natura” e nella capacità di riconoscere che la vera lotta del XXI secolo è una lotta per la vita. Se riusciremo a trasformare la nostra relazione con la natura, così come le nostre pratiche di produzione e consumo, e faremo in modo che le azioni collettive diano impulso alla vita invece di distruggerla, staremo affrontando le sfide più importanti del nostro tempo”.