Una tragedia nel Centro del Paese, causata dagli effetti del cambiamento climatico: ecco perché.
Una tragedia di notevoli dimensioni nella Colombia flagellata dalle forti piogge alluvionali. Le abbondanti precipitazioni degli scorsi giorni hanno infatti causato frane e smottamenti in diverse zone del Paese, ma è nel piccolo centro del Carmen de Atrato, nel Dipartimento di Chocó, che è accaduto il peggio. Una frana ha invaso la strada che collega le città di Quibdo e Medellín, travolgendo decine di auto e un numero ancora imprecisato di persone.
Dalle ultime comunicazioni ufficiali delle autorità locali, i morti sarebbero 33 e i feriti 35, mentre il numero dei dispersi è ancora incerto. I dati, però, potrebbero diventare molto più pesanti con il passare delle ore. A rendere ancora più grave il bilancio delle vittime è quanto accaduto poco prima della frana più grande, che ha travolto tutto: decine di automobilisti, che si erano ritrovati bloccati lungo la strada già interrotta da altri smottamenti, avevano deciso di abbandonare i loro mezzi e rifugiarsi in alcune case situate a breve distanza. La frana maggiore, però, ha travolto letteralmente tutto.
Mentre si cercano disperatamente i dispersi, lo stato d’emergenza rimane. Il Dipartimento del Chocó, la zona più colpita dalle piogge degli scorsi giorni, confina con il Pacifico e ospita un’enorme foresta tropicale. Da diversi mesi, la Colombia sta affrontando una siccità epocale e l’arrivo di forti piogge nella zona ha aggravato il rischio idrogeologico, con il terreno troppo secco che è diventato praticamente impermeabile e non ha retto la quantità d’acqua caduta.