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Coldiretti, rischio gelo per frutta e verdura

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“Il rischio è che, quando arriva veramente il freddo, queste fioriture fuori stagione portino al gelo per i fiori e ciò che è fiorito e che poi gela, non fiorirà l’anno prossimo.” Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti.

6 miliardi di danni al settore ortofrutticolo nel solo 2023, a tanto ammontano le conseguenze della crisi climatica in agricoltura.

Il settore agricolo operando in simbiosi con la natura è particolarmente esposto agli eventi estremi come periodi di siccità, temperature sopra le medie che causano fioriture fuori stagione seguite da gelate improvvise che distruggono i raccolti. Coldiretti lancia l’allarme e chiede una risposta non emergenziale alle conseguenze del cambiamento climatico. La risposta passa anche per l’applicazione del nuovo Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, capace di gestire gli eventi tutto l’anno.

Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti, ha spiegato a TeleAmbiente perché ci troviamo di fronte al paradosso di innalzamento delle temperature medie e danni causati dai primi freddi: “Il paradosso è determinato dall’inganno per le piante perché con le temperature elevate fanno fatica ad andare in riposo invernale, non vanno in riposo vegetativo, abbiamo registrato persino delle fioriture. Il rischio è che, quando arriva veramente il freddo, queste fioriture fuori stagione portino al gelo per i fiori e ciò che è fiorito e che poi gela, non fiorirà l’anno prossimo. Per quanto riguarda le coltivazioni in pieno campo, gli ortaggi, il problema è il repentino abbassamento delle temperature. Crocifere, cavoli, cavolfiori, radicchi, si avvantaggiano di temperature più basse. Ma se la temperatura crolla e passa da valori positivi a valori fortemente negativi, anche queste coltivazioni vengono a subire dei danni irreparabili dal punto di vista dell’integrità del prodotto”.

 

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