Coldiretti: "A pasqua 80 milioni di euro saranno spesi per piante e fiori"

Coldiretti: “A pasqua spenderemo 80 milioni di euro per piante e fiori”

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80 milioni di euro saranno spesi per l’acquisto di piante e fiori, questa la previsione di Coldiretti, basata su dati Istat, per il periodo delle festività pasquali.

Pasqua coincide con l’inizio della primavera, periodo in cui tradizionalmente si regalano piante e fiori da tenere in casa o in balcone. Coldiretti lancia proprio in questo periodo una campagna promossa dalla Consulta Florovivaismo della Coldiretti e da Campagna Amica, con iniziative in molti mercati contadini.
Il successo del modello del farmer’s market, in Italia e nel resto del mondo, deriva dalla possibilità di recuperare un rapporto diretto tra consumatore e produttore, con una garanzia sulla genuinità di quanto acquistato e la riappropriazione di spazi di socialità e di condivisione.

Non a caso L’Italia punta a esportare il modello di Campagna Amica anche in Africa, in diversi Paesi africani stanno sorgendo mercati contadini realizzati grazie a una collaborazione con l’associazione: Il modello dei mercati contadini viene considerata un modello per aiutare le economie in via di sviluppo per “sviluppare filiere alimentari ‘dal basso’ per difendere la democraticità del cibo e riappropriarsi dei processi decisionali a vantaggio della collettività.” In quest’ottica la World Farmers Markets Coalition, un’organizzazione non-profit che fa parte dei dieci progetti selezionati nell’ambito del Programma Food Coalition della Food and Agriculture Organization (Fao) ha assunto un ruolo di leader. la coalizione nasce su iniziativa di Coldiretti e Campagna Amica con il coinvolgimento di altre associazioni con sede in diversi continenti, e oggi coinvolge oltre settanta realtà rappresentative da 60 paesi, “con 20.000 mercati, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori”

L’obiettivo del progetto è di aiutare i Paesi che non sono più in grado di produrre e distribuire cibo sufficiente a sfamare una popolazione in crescita a recuperare dei “modelli produttivi costruiti “dal basso” e fondati sull’agricoltura familiare. Meno di un terzo delle terre agricole e delle risorse globali è oggi nelle mani di piccoli produttori e reti di agricoltori”

Nelle piazze italiane esperti di Coldiretti saranno pronti a consigliare le varietà di piante più adatte alle esigenze dei consumatori con particolare enfasi sui vantaggi dell’acquisto di fiori e piante made in Italy: “Acquistare fiori italiani significa – ricorda Coldiretti – contribuire alla valorizzazione del territorio e alla salvaguardia dell’ambiente sostenendo al tempo stesso un settore importante del Made in Italy. Ma i fiori italiani sono anche più freschi e più profumati perché non devono affrontare lunghi viaggi e, soprattutto, sono più salubri di quelli stranieri, spesso coltivati con l’utilizzo di pesticidi vietati da decenni nella Ue, ma anche con lo sfruttamento dei lavoratori, come nel caso delle rose kenyane.”
Tra i consigli per far durare di più i fiori invece c’è quello di “tagliare lo stelo in obliquo e metterli in un vaso riempito a metà, tagliando anche le foglie a contatto con l’acqua, aggiungendo qualche goccia di candeggina.”

La stagionalità è uno dei criteri principali per scegliere cosa acquistare. Il mese di aprile e la primavera in generale sono i periodi più “ricchi” in tale ottica: anemoni, bocche di leone, calle, fresie, garofani, gerbere, girasoli, gladioli, iris, gigli, mughetti, narcisi, orchidee, rose, tulipani, violaciocche, fino a cimbidi, buvardie, speronelle, strelitzie, ornitogalli, eustome, gipsofile e persino crisantemi, il fiore tradizionalmente legato al culto dei morti ma che in realtà è disponibile anche nella bella stagione, ideale per creare variopinte composizioni.

Consigli sulla scelta della varietà corretta da mettere in balcone o dentro casa saranno dati dagli esperti: “Nei vasi e nelle fioriere sui balconi vanno bene gerani, petunie, ranuncoli, dipladenie, mentre nelle aiuole nei giardini vanno meglio rose, ortensie o dimorphoteche. Importante anche la scelta del terriccio e del substrato.”

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