
Clima. Quattro priorità: “proteggere i cittadini e le libertà; sviluppare una base economica forte e vibrante; costruire un’EUropa neutrale sul clima, verde, equa e sociale; promuovere gli interessi e i
valori europei sulla scena globale”.
E’ questo il contenuto della “Nuova agenda strategica” europea, che i capi di Stato e di governo hanno adottato nel Vertice Ue di oggi.
Un documento di cinque pagine che servirà come programma base per la legislatura 2019-2024.
Cosa prevede la nuova agenda strategica:
Capitolo 1: Protezione dei cittadini e della libertà.
“L’Europa – si legge – deve essere un luogo in cui le persone si sentono libere e sicure”, “l’Ue deve proteggere i suoi cittadini contro le minacce esistenti e emergenti e difendere i
loro diritti e le loro libertà”.
Quanto all’immigrazione: “dobbiamo sapere e essere quelli che decidono chi mette piede nel territorio Ue. Il controllo effettivo della frontiera esterna e’ un prerequisito assoluto per mantenere la legge e l’ordine e assicurare il funzionamento delle politiche Ue”.
Sul fronte democratico, il documento indica la necessità di proteggere l’Ue “da cyber-attacchi e guerre ibride” e di “combattere gli effetti destabilizzanti della disinformazione”.
Il testo fa poi riferimento all’importanza dello “stato di diritto” che deve essere
“pienamente rispettato da tutti gli Stati membri”.
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Capitolo 2: Economia, completamento del mercato interno e sfida della trasformazione digitale
“L’Ue deve lavorare a tutti gli aspetti della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale”. Inoltre, “c’è la necessità di una politica industriale più ambiziosa, comprensiva e coordinata”.
Quanto al commercio e la minaccia Cina, “sarà vitale – dice il documento – promuovere la parità di condizioni” e assicurare una “concorrenza equa dentro l’Ue e sulla scena globale combattendo le pratiche scorrette e i rischi di sicurezza da parte di paesi terzi”.
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Capitolo 3: l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico
Il cambiamento climatico viene considerato come una “minaccia esistenziale”.
L’Ue può e deve essere leader – riporta il documento – avviando una trasformazione profonda della nostra economica e società per realizzare la neutralità climatica”.
Manca tuttavia la data del 2050 entro cui raggiungere le emissioni zero.
Il testo sottolinea che “le disuguaglianze, che colpiscono in particolare i giovani, costituiscono un rischio politico, sociale e economico maggiore” ed è un “dovere fornire opportunità per tutti”.
“Una protezione sociale adeguata, mercati del lavoro inclusivi e la promozione della coesione aiuteranno l’Europa a preservare il suo modo di vita”.
Capitolo 4: politica estera.
L’Ue deve essere “più assertiva e più potente”, ma questo richiede “più unità” da parte degli Stati membri.