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Clima, la Turchia ratifica l’Accordo di Parigi: era l’ultima nazione del G20 rimasta fuori

Il Parlamento turco ha approvato l’adesione all’Accordo di Parigi sul clima, il 191esimo stato a farlo. Adesso tutte le nazioni del G20 sono legate agli accordi sulla riduzione delle emissioni entro il 2030.

Il parlamento turco ha ratificato in queste ore l’accordo di Parigi sul clima, quello che è il più importante trattato internazionale per contrastare il riscaldamento globale. La Turchia era rimasto l’ultimo paese del G20  a non aver ancora ratificato l’accordo.

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L’accordo di Parigi obbliga i paesi che lo hanno ratificato a ridurre le proprie emissioni di CO2 entro il 2030. Fino ad ora la Turchia non lo aveva ratificato perché si rifiutava di farlo come “paese sviluppato” (una dicitura che implica maggiori obblighi rispetto alle altre nazioni), e voleva farlo come “paese in via di sviluppo” (dicitura che invece prevede minori obblighi e un sostegno finanziario).

Lo status con cui la Turchia risulterà tra i paesi che hanno ratificato l’accordo verrà discusso alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la COP26, che si terrà tra fine ottobre e inizio novembre a Glasgow, in Scozia.

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan aveva preannunciato la ratifica dell’accordo da parte del parlamento turco il mese scorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dopo aver assicurato l’ONU dell’impegno del paese nella lotta al clima.

Il presidente aveva ricevuto forti critiche durante l’estate per via dei tanti disastri ambientali, dagli incendi alle inondazioni, che il paese ha dovuto affrontare; l’accusa degli oppositori era che la Turchia stessa gravemente sottovalutando il problema climatico.

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