E’ partita la settimana di proteste per salvare il pianeta con migliaia di studenti scesi in strada: ha inizio il #climatestrike in vista del summit Onu sul clima, in programma a New York. In Australia ben oltre 300.000 studenti e lavoratori, un numero più che raddoppiato rispetto agli ultimi raduni sugli scioperi climatici. 4.638 eventi organizzati in 139 paesi. Tutte le iniziative in programma per questa settimana.
Migliaia di studenti sono scesi in strada in Australia, Thailandia, Indonesia ed India, dando inizio allo ‘sciopero globale‘, in vista del summit Onu sul clima, in programma da lunedì a New York. Manifestazioni e cortei sono in programma anche in Giappone, Filippine e Birmania: saranno 150 i Paesi coinvolti in tutto il mondo. A dare il via allo sciopero l’Australia con ben oltre 300.000 studenti e lavoratori. A Sydney e nella capitale, Canberra, i dimostranti australiani, in particolare, chiedono al loro governo, che è il più grande esportatore di carbone e gas naturale liquido al mondo di intraprendere azioni più drastiche per ridurre le emissioni di gas serra.
Clima, tornano in piazza gli attivisti di Fridays For Future
Amazing scenes like this unfolding around world!
Sea level isn’t the only thing rising. We are rising too
Don’t let anyone say taking part in protests like this doesn’t make a difference
Together we are more powerful than we can possibly imagine – be there!#ClimateStrike https://t.co/iovudUXZos
— Caroline Lucas (@CarolineLucas) September 20, 2019
“Dal 20 al 27 settembre milioni di noi usciranno dalle aule di scuola, dai luoghi di lavoro e dalle case per unirsi nelle strade e chiedere giustizia e azioni concrete sul cambiamento climatico. Attualmente 185 Paesi hanno aderito allo sciopero, ne restano solo dieci non ancora coinvolti“, si legge sul sito di Fridays For Future, termine coniato da Greta Thunberg nel 2018 .
Greta Thunberg con gli attivisti davanti al palazzo dell’ONU: “Bisogna lottare insieme”
The #ClimateStrike crowd numbers are phenomenal.
Melbourne 100,000+
Sydney 80,000+
Brisbane 30,000
Hobart 20,000
Canberra 15,000
Perth & Adelaide at least 10,000 each
Thousands more across regional Australia & Pacific https://t.co/rViiPMOgWR @strikeclimate #schoolstrike4climate pic.twitter.com/VAOKRHq7Zu— Guardian Australia (@GuardianAus) September 20, 2019
Questo #GlobalClimateStrikes, il terzo sciopero globale, sarà il più grande della storia, e “molto più più di quello del 15 marzo con 2,3 milioni manifestanti in tutto il mondo“, si legge sul sito del movimento – “Chiediamo una partecipazione massiccia da parte degli adulti, insieme ai giovani. Insieme chiederemo azioni urgenti e decisive per affrontare la crisi climatica e salvaguardare ciò che sostiene la vita sulla terra“.
I think I’m going to cry. The people are rising up. #ClimateStrike Australia. pic.twitter.com/KK80rllir3
— Ben Hauck 🌹 (@fightdenial) September 20, 2019
Lo sciopero avrà il suo culmine al vertice per il clima delle Nazioni Unite (Climate Action Summit 2019) a New York dal 21 al 23 settembre dove Greta Thunberg guiderà le manifestazioni: a oltre un milione di studenti è stata garantita la ‘giustificazione’ dalle autorità, potranno saltare scuola senza penalizzazioni.
Chi è Greta Thunberg? La storia della giovane attivista svedese
Greta Thunberg: I have a dream that the powerful will take the #climatecrisis seriously.
“You must do the impossible. Because giving up can never ever be an option.”
Good luck to all on #ClimateStrike today. See you on the streets 💪 https://t.co/0p27c3d9IC #TakeClimateAction
— Friends of the Earth 🌍 (@friends_earth) September 20, 2019
Clima, Greta incontra Barak Obama: “Siamo una squadra” VIDEO
Non sono solo i giovani a partecipare questa volta. A loro si sono uniti gruppi sindacali e umanitari, organizzazioni ambientaliste e impiegati di alcuni dei più grandi marchi del mondo. Oltre 1.500 dipendenti Amazon hanno annunciato la loro partecipazione allo sciopero, insieme ai lavoratori di Microsoft, che a inizio mese hanno twittato: “I lavoratori Microsoft si uniranno ai milioni di persone in tutto il mondo partecipando allo sciopero globale del clima guidato dai giovani il 20 settembre, per chiedere la fine dell’era dei combustibili fossili“.