Home Attualità Sciopero per il clima, giustificazione si o no? Le reazioni dei presidi

Sciopero per il clima, giustificazione si o no? Le reazioni dei presidi

Clima. “Considerare giustificate le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico”.

È questa la richiesta che il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha rivolto agli Istituti scolastici di tutta Italia, ma non tutti d’accordo.

Molti presidi si sono detti disponibili  a giustificare gli studenti che venerdì prossimo manifesteranno per una causa “giusta e impellente”, il riscaldamento globale, escludendo così il terzo sciopero globale del 2019 dal monte ore delle assenze dell’anno.

Dubbi sulla possibilità tecnica della giustificazione di massa lanciata dal ministro, Lorenzo Fioramonti, erano stati sollevati dal presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: “è complicato stabilire se lo studente è assente perché ha partecipato a questo movimento ecologista, oppure è rimasto a casa a dormire”.

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Diversi dirigenti scolastici hanno mostrato aperture sorprendenti.

Roma: “I nostri alunni saranno accompagnanti al corteo dai professori e la giustificazione sarà automatica” – ha detto Lidia Cangemi del Liceo Scientifico Kennedy.

Sulla stessa linea Carlo Firmani del Liceo Socrate, i dirigenti del Liceo Morgagni e del Peano di Monterotondo.

Intenzionati a giustificare gli studenti, anche i presidi del classico Visconti, del Cavour, del Plinio Seniore e dell’Albertelli, dove la mattina ci sarà un’assemblea straordinaria.

Sceglie di non giustificare invece, il Liceo Mamiani, “ma solo perché mancano i tempi per una delibera degli organi collegiali” ed il Liceo Amaldi.

Per la dirigente dell’Istituto Scolastico di Tor Bella Monaca, i ragazzi potranno giustificarsi indicando come motivazione la partecipazione alla manifestazione, ma sarà conteggiata come assenza.

A favore della richiesta del Ministro Fioramonti anche il Liceo Grassi di Latina ed il Santa Rosa di Viterbo.

 

Firenze: Le scuole fiorentine, seguiranno invece tre direttrici: chi accetterà la giustificazione climatica dei genitori, chi si affida alla decisione del collegio dei docenti, chi già ritiene l’assenza da non conteggiare solo nel caso che gli studenti vadano in corteo insieme agli insegnanti, in “uscita didattica“.

“I discenti minorenni – ha spiegato Luciano Maresca, preside dell’Istituto Meucci – dovranno presentare la giustificazione firmata dai genitori e poi, molto probabilmente, non la conteggeremo come assenza. I maggiorenni, invece, hanno l’esame di Maturità a giugno e quindi per loro riteniamo sia giusto considerare il corteo un’assenza a tutti gli effetti”.

Al Liceo classico Galileo e all’Alberghiero Buontalenti saranno i professori, una volta riuniti, a stabilire se far figurare l’assenza nel monte ore annuale o evitare, mentre al Liceo Linguistico Peano, la preside Maria Centonze ha scelto la condivisione: “Se un insegnante mi chiede di voler portare in piazza l’intera classe per me va bene, in quel caso basterà l’autorizzazione dei genitori”.

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Bologna: In tutti gli Istituti del capoluogo emiliano, per poter essere giustificati bisognerà scrivere come motivazione “partecipazione alla manifestazione per il clima”.

A Torino, le scuole si muovono sugli stessi binari: alcune partecipano ufficialmente, la giustificazione dei familiari resta necessaria, si valuterà sul peso dell’assenza.

Bari, la maggior parte degli Istituti è deciso a non conteggiare la giornata di Fridays for Future tra le assenze.

Molti presidi stanno già comunicando alle famiglie che sarà possibile giustificare l’assenza dei figli.

Lascerò liberi gli studenti – afferma la dirigente del Salvemini, Tina Gesmundo – purché partecipino consapevolmente alla manifestazione. Abbiamo organizzato una riunione con tutti i rappresentanti in modo che discutano dei temi in classe e organizzino la rappresentanza della scuola al corteo con uno striscione”.

Dubbi sulle modalità di comunicazione del ministro, arrivano dalla preside del Liceo Classico Socrate, Santa Ciriello: “Non trovo opportuno inviare questi messaggi con poco anticipo – dice – è il collegio docenti a dover decidere e quindi noi presidi dovremmo convocare collegi d’urgenza. Sono molte le manifestazioni di valore civico, qualcuno potrebbe proporre di estendere l’assenza giustificata anche ad altre occasioni”.

Al Linguistico Romanazzi l’assenza non sarà calcolata, come già capitato per altre manifestazioni importanti.

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