Home Clima Clima, il Pianeta si surriscalda e trasforma le opere d’arte

Clima, il Pianeta si surriscalda e trasforma le opere d’arte

Clima. Se il “maltempo”, il “clima pazzo”, lo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico e nell’Antartico e l’innalzamento delle temperature degli Oceani (che senza il ghiaccio assorbono più radiazioni solari) non fossero sufficienti a far interessare i governanti agli effetti dei cambiamenti climatici, l’arte arriva in nostro aiuto.

Per rendere esplicita la gravità della situazione ha usato come convincenti testimonial grandi artisti come Goya, Diego Velázquez, Joaquin Sorolla e Joachim Patinir.

Un’idea geniale: manipolare digitalmente i capolavori di questi artisti custoditi al Prado creando un prima e dopo l’eco-catastrofe.

Clima, una missione per scoprire perché il ghiacciaio Thwaites si sta sciogliendo così rapidamente

Il baldanzoso Filippo IV a cavallo (1635) vede i boschi trasformati in un mare che sfiora la gola del suo destriero.

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Oppure, Il parasole El quitasol (ancora Goya, 1777) che nel dipinto originale serviva a riparare appunto dal sole una coppia di nobili si trasforma nel parapioggia di due rifugiati climatici circondati da tende di fortuna e un cielo plumbeo.

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E ancora, l’idilliaca scena dei bambini che giocano in spiaggia, Chicos en la playa o Niños en la playa (Sorol-
la, 1910) si trasforma nei fanciulli del Mar Morto circondati da pesci uccisi dall’acqua troppo calda.

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Colpisce anche il Paso por la Laguna Estigia(Joachim Patinir, 1520) che da lussureggiante paradi-
so terrestre si trasforma in una pianura arida come il deserto di Atacama.

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Queste immagini choc, scelte dal Wwf con l’appoggio del Prado di Madrid, sono state trasformate in giganteschi poster con cui tappezzare la capitale spagnola.

Clima, nel 2019 oltre 100 miliardi di danni causati dai cambiamenti climatici

#Todocambia, è il nome scelto apposta per la campagna:”Una scelta estrema, per sensibilizzare, attraverso il potere di alcuni grandissimi capolavori – spiegano i dirigenti del Wwf spagnolo – che presto non saremo più in grado di frenare gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici. Per dare voce potente alla gravità di questo effetto domino, il Prado e il Wwf hanno trasformato con l’aiuto del computer alcuni idilliaci paesaggi in mostra, in scene apocalittiche.

Questi dipinti modificati, non si trovano solo per le vie di Madrid, ma è possibile trovarli anche online sul sito #locambiatodo, dove si promuove il dibattito e si raccolgono fondi per fronteggiare l’emergenza che bussa.

Secondo i climatologi del «National Oceanic and Atmospheric Administration» il novembre 2019 è
stato il secondo novembre più caldo mai registrato, come del resto tutto il 2019.

Clima, come i cambiamenti climatici influiranno sulle nostre vite

“Il progetto del Wwf ‘1,5ºc Cambia Todo‘ per il museo – chiarisce Javier Solana, presidente del consiglio di amministrazione del Prado – una grande opportunità per mettere l’arte e i suoi valori al servizio della società: il valore simbolico dei capolavori che presentiamo con la più grande organizzazione mondiale dedicata alla salvaguardia della natura è un modo eccellente per trasmettere a tutti e specialmente alle giovani generazioni ciò che è realmente in gioco in questa lotta contro il cambiamento climatico’.

La Spagna ha passato la “palla” all’Italia, il Paese con i musei più ricchi e belli del mondo, perché collabori e faccia altrettanto.

Secondo il Wwf, ci sono buona possibilità di vedere la Nascita di Venere di Botticelli (1482-1485)
che viene al mondo da un mare su cui galleggiano al posto di conchiglie e ninfee pesciolini morti e rifiuti di plastica.
O ancora l’Adorazione dei Magi (1481-1482) di Leonardo da Vinci che avviene fra alberi scheletriti e prati bruciati dal sole.