“Siamo nudi e vulnerabili. Il nostro corpo percepisce il lamento della Terra. Le nostre orecchie sentono il grido della gente che soffre. Voi non riuscite a sentirlo?”. Le azioni degli Extinction Rebellion a Roma per far appello alla stampa e ai media affinché, raccontando con più incisività la crisi climatica ed ecologica.
Il movimento Extinction Rebellion (XR) ha dato vita alla ribellione di ottobre con una serie di azioni di disobbedienza a Roma per fare appello alla stampa e ai media: raccontare con più incisività la crisi climatica ed ecologica, i suoi effetti e le decisioni sistemiche che la potrebbero mitigare,l’aumentare la consapevolezza dei cittadini* riguardo alla minaccia esistenziale che incombe.
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In particolare:
- XR si rivolge al governo che, con la sua inazione rispetto alla crisi ecologica e climatica, ha infranto il contratto sociale, non proteggendo la vita e il futuro dei propri cittadini e cittadine.
- XR fa appello alla stampa e ai media affinché, raccontando con più incisività la crisi climatica ed ecologica, i suoi effetti e le decisioni sistemiche che la potrebbero mitigare, assolvano al loro il loro immenso potenziale informativo ed educativo nell’aumentare la consapevolezza dei cittadin* della minaccia esistenziale che incombe.
- XR intende chiamare alle proprie responsabilità le grandi imprese che antepongono il profitto alla salute e al benessere delle persone.
- Gli attivisti di Extinction Rebellion sono consapevoli che il cambiamento richiesto per la transizione ecologica sia sistemico ed enorme, per questo invitano il governo a coinvolgere i/le cittadin* nel legittimare le proprie decisioni tramite l’istituzione di un’Assemblea de* Cittadin*.
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Il movimento dichiara: “Siamo giunti a una fase in cui le crisi globali si stanno intersecando. Crisi climatica, collasso ecologico, pandemia di covid-19, ingiustizia razziale, patriarcato, tutti questi sono sintomi di un sistema tossico che ci sta portando al collasso sociale. L’umanità è a un bivio. O cambiamo radicalmente il nostro attuale modello di sviluppo, mentre ci riprendiamo dalla pandemia, portando rapidamente allo zero netto le emissioni di gas climalteranti su scala mondiale, ponendo fine alla distruzione di interi ecosistemi e costruendo una società più giusta, inclusiva più e più umana, o perderemo per sempre la nostra migliore (e forse ultima) occasione di mitigare il peggioramento dell’emergenza ecologica e climatica. Non c’è più tempo! Crisi non deve necessariamente significare collasso globale. È giunto il momento di decidere insieme come avviare la transizione ecologica in queste molteplici emergenze.”