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Clima, l’emergenza continua: fango e pioggia in Toscana, neve record in Alto Adige

Altra giornata di emergenza climatica in tutta Italia, dal Sud al Nord. In Alto Adige le nevicate lasciano al buio 60mila persone, mentre in Toscana le piogge devastano le Terme di Saturnia.

Non c’è solo Venezia allagata a sottolineare l’emergenza climatica in Italia di questi giorni. Dalle piogge del litorale laziale, all’alluvione di Matera, tutta l’Italia sta affrontando una serie di preoccupanti e sempre più frequenti crisi causate dal clima impazzito.

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Ieri le zone devastate solo un anno fa dalla Tempesta Vaia, che devastò 30 mila ettari di foreste, hanno dovuto affrontare un’altra emergenza quando le forti nevicate hanno messo in ginocchio la viabilità e la distribuzione dell’energia elettrica.

Molte valli della Provincia di Bolzano sono isolate, con 60mila utenze prive di energia elettrica e i soccorritori che in molte situazioni non possono (ancora) intervenire a causa dell’elevatissimo rischio di caduta piante. Non si registrano vittime, ma intanto tre vigili del fuoco sono rimasti feriti in seguito all’uscita di strada di un mezzo di soccorso.

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Neve record al nord, mentre nelle regioni del centro tempeste di vento, piogge torrenziali e fiumi di fango hanno fatto scattare un nuovo allarme. Un’ondata di piena ha travolto le cascate termali di Saturnia, in provincia di Grosseto, dove il torrente Stellata che riceve le acque calde sotterranee e forma a valle piccole cascate è esondato raggiungendo i cinque metri di altezza. Trombe d’aria e mareggiate su tutta la costa tirrenica, alberi abbattuti dal vento e tre fermate della metro invase dall’acqua e chiuse a Roma, forti ritardi sull’alta velocità Roma-Napoli.

Ma la situazione più delicata resta quella della valli del Nord. Un blackout dietro l’altro, la ferrovia del Brennero interrotta per una frana e un lungo elenco di strade interrotte dalla val Badia alla val Senales, ma anche il collegamento tra Dobbiaco (in val Pusteria) e Cortina d’Ampezzo (in provincia di Belluno), mentre risultano isolate tante valli secondarie, per non dire di centinaia di “masi” che risultano irraggiungibili.Scuole chiuse in alcune località, per dare energia elettrica ad alcune frazioni nei pressi di Brunico è stato recuperato un vecchio generatore dell’ospedale.

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Se attorno ai mille metri il problema è rappresentato dagli alberi, più in alto il rischio è quello delle valanghe,tanto che il bollettino meteo della Provincia di Bolzano ha emesso il grado di pericolo 5, cioè il massimo della scala, tenuto conto che alle quote più alte il vento ha accumulato grandi quantità di neve estremamente instabile. Lungo la strada del passo Tonale (fra Trentino e Lombardia) un maestro di sci è rimasto intrappolato in una slavina che ha investito la sua auto lungo la strada: l’uomo è stato liberato dai vigili del fuoco, ma il passo è stato chiuso come anche la maggior parte dei valichi dolomitici.