“Questa scoperta non è un bel segnale, il riscaldamento globale ha effetti anche sulla flora alpina”.
Orchidee selvatiche sulle Dolomiti, a oltre 3000 metri di quota. Per la precisione, due gruppi scoperti a 3.144 e 3.150 metri di altezza, all’interno del Parco naturale Adamello-Brenta. Da Alessio Bertolli e Giulia Tomasi, botanici della Fondazione Museo Civico di Rovereto, arriva un allarme inquietante.
Sono stati proprio i due botanici a scoprire le orchidee selvatiche cresciute alla quota più alta mai conosciuta in Europa. “Questa scoperta non è un bel segnale, è l’ennesima conferma che il riscaldamento globale avanza in modo poderoso con conseguenze diretta anche sulla flora alpina” – spiegano Alessio Bertolli e Giulia Tomasi – “Nel medio-lungo periodo è possibile ipotizzare che molte specie cercheranno di sopravvivere risalendo a quote ancora più elevate alla ricerca di habitat più idonei“.
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Oltre a porre l’accento sul nuovo record altitudinale europeo per un’orchidea spontanea, i due botanici rivelano anche un’altra scoperta sconvolgente: “All’interno della stessa area, a 3.130 metri, abbiamo ritrovato anche un esemplare di larice alto 35 centimetri, un record assoluto per la specie che ora diventerà oggetto di un approfondito studio scientifico“.