Clima. L’Italia darà il suo sostegno al progetto visionario “la grande muraglia verde”, un’opera unica composta da tanti progetti con l’obiettivo di fermare la desertificazione e di riportare alla vita terre e territori.
Lo annuncia sulla sua pagina Facebook, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in occasione della 14ma Conferenza delle parti (Cop14) della Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione (Unccd), in corso in India, a Greater Noida.
Clima, allarme desertificazione. Un quinto dell’Italia è a rischio
“I muri, nella storia dell’umanità, sono legati a un’immagine, negativa, di divisione e separazione. Ma non sempre – scrive Costa – l’idea, che sto condividendo con i moltissimi Paesi presenti alla Cop della Convenzione sulla Desertificazione in India, è di portare linfa ai luoghi maggiormente colpiti dalla desertificazione, penso alla fascia del Sahel in Africa, uno dei luoghi più poveri del pianeta e più drammaticamente colpiti dai cambiamenti climatici”.
“Le siccità persistenti, la mancanza di cibo, i conflitti per la scarsità di risorse – si legge ancora nel post – portano a flussi migratori sempre maggiori e nessun muro di cemento potrà contenerli.
Clima, Costa annuncia sostegno a ‘grande muraglia verde’ contro desertificazione
Abbiamo bisogno che tutti i Paesi facciano la loro parte. Noi – come Paese Italia a nostra volta colpiti in alcune regioni dalla desertificazione – mettiamo a disposizione progettualità e tecnologie made in Italy per sviluppare progetti per il recupero di 20.000 ettari di aree nel Sahel degradate. Queste terre potranno così tornare fertili e coltivabili dando la possibilità a 300.000 persone di beneficiare di nuove fonti di reddito e quindi offrendo loro un’alternativa, affinché non siano più obbligate ad abbandonare i loro territori”.
“Ogni Paese – conclude Costa – deve dare il proprio contributo: da soli non si cambia il mondo, ma se ognuno di noi, se milioni di persone vanno nella stessa direzione possiamo davvero essere incisivi e cambiare finalmente cose”.
‘The Great Green Wall of the Sahel Initiative’ è un movimento guidato dall’Unione Africana che mira al miglioramento della qualità della vita di milioni di persone attraverso la creazione di un vasto sistema di paesaggi verdi tra il Nord Africa, il Sahel e il Corno d’Africa.
L’idea iniziale era quella di creare una linea di alberi che corresse da est a ovest lungo il deserto africano, poi si è evoluta in un mosaico di interventi indirizzati verso le sfide che si trovano ad affrontare le comunità nel Sahel e nel Sahara.
L’obiettivo finale di questa collaborazione sub-regionale è quello di rafforzare gli ecosistemi della regione gestendoli in maniera ponderata, di proteggere il patrimonio rurale, di migliorare le condizioni di vita della popolazione.
Contribuendo all’economia locale, la Grande Muraglia Verde del Sahara intende essere una risposta globale agli effetti combinati dell’impoverimento delle risorse naturali e della siccità della aree rurali.
In 10 anni, circa il 15% della foresta è già stata piantata e sta riportando in vita i paesaggi degradati dell’Africa subsahariana, poiché garantisce a milioni di persone che vivono lungo il suo tracciato sia una sicurezza alimentare prima neppure immaginabile, sia posti di lavoro – e un motivo concreto per rimanere.