
In Australia un gruppo di produttori di birra si è inventato un modo innovativo per combattere il climate change: catturare la CO2 prodotta dalla fermentazione del luppolo facendola assorbire dalle alghe.
I produttori di birra australiani hanno inventato un nuovo modo per combattere il cambiamento climatico: catturare l‘anidride carbonica prodotta dalla fermentazione del luppolo e somministrarla alle microalghe.
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Secondo gli esperti, il carbonio emesso dalla fermentazione del luppolo per produrre una confezione da sei di birra può impiegare due giorni per essere assorbito da un albero. Per affrontare questo problema, i fondatori del birrificio Young Henrys di Sydney hanno collaborato con gli scienziati per creare due “bioreattori” pieni di trilioni di minuscoli organismi.
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— Young Henrys (@younghenrys) October 29, 2021
All’interno dei due bioreattori da 400 litri del birrificio dell’azienda a Sydney, le alghe assorbono il carbonio, quindi si riproducono e lo trasformano in ossigeno. Ogni bioreattore produce tanto ossigeno quanto due ettari di boscaglia, secondo il co-fondatore di Young Henrys Oscar McMahon.
The Young Henry’s brewery is tackling climate change, using micro-algae to combat carbon emissions. #9Today pic.twitter.com/nf7sjFZRTf
— The Today Show (@TheTodayShow) October 30, 2021
Anche il team di Young Henrys e gli scienziati della University of Technology di Sydney si sono uniti al gruppo industriale Meat & Livestock Australia per indagare se le alghe potrebbero essere utilizzate per compensare le emissioni di metano del bestiame australiano.
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“Invece di scavare qualcosa, realizzare un prodotto e poi buttarlo via, lo mettiamo in circolo e utilizzeremo effettivamente il nostro carbonio in modo efficace“, ha affermato il professor Peter Ralph, direttore esecutivo del Cluster sui cambiamenti climatici presso l’UTS.