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Clima, perché diamo i nomi a uragani e tempeste?

Clima, perché diamo i nomi a uragani e tempeste

Da diversi anni le agenzie meteorologiche di diversi Paesi del mondo assegnano nomi umani a cicloni e uragani. Il motivo è molto serio ed è legato alla sicurezza

Hai mai sentito parlare di tempeste come Katrina, Sandy o Irene e ti sei chiesti perché questi eventi climatici devastanti abbiano nomi umani?

La ragione è molto semplice e altrettanto seria ed è legata alla comunicazione degli eventi meteo estremi. In che senso? Scopriamolo insieme.

Facilitare la comunicazione negli eventi meteo estremi 

Uno dei motivi principali per cui si utilizzano i nomi umani per uragani e cicloni è la chiarezza nella comunicazione. Prima che venissero introdotti, le tempeste venivano descritte usando coordinate di latitudine e longitudine, un metodo difficile da ricordare per il pubblico e poco pratico in situazioni di emergenza.

Come ha spiegato la National Oceanic and Atmospheric Administration, avere un nome univoco aiuta meteorologi, media e autorità di emergenza a comunicare rapidamente e con precisione, riducendo la possibilità di errori e incomprensioni.

Dare un nome umano a una tempesta serve a renderla più “reale” e più facilmente riconoscibile per la popolazione. I nomi attirano l’attenzione e facilitano il ricordo degli eventi climatici, creando una maggiore consapevolezza pubblica. Una volta che una tempesta ha un nome, è più facile che i cittadini seguano i bollettini meteo, si preparino per l’evento e prendano precauzioni.

Come vengono scelti i nomi delle tempeste?

Come abbiamo detto, a dare i nomi alle tempeste sono gli uffici meteorologici delle diverse nazioni mondiali. Ogni anno, le agenzie meteorologiche utilizzano liste predefinite che contengono nomi maschili e femminili alternati, preparate con largo anticipo. Se una tempesta è particolarmente devastante, il nome viene ritirato dalla lista, in modo che non venga più utilizzato per future tempeste. Ad esempio, il nome Katrina è stato ritirato dopo l’uragano del 2005, così come altri nomi associati a eventi distruttivi.

Ovviamente molti fenomeni meteorologici, come gli uragani, non rispettano i confini nazionali. Una tempesta può colpire più paesi, ed è fondamentale che tutti usino lo stesso termine per riferirsi a essa. Il World Meteorological Organization (WMO), un’agenzia delle Nazioni Unite, coordina la denominazione delle tempeste in diverse regioni del mondo, utilizzando liste predefinite di nomi che vengono ciclicamente riutilizzate. Questa standardizzazione assicura che i paesi e le organizzazioni internazionali possano cooperare senza confusioni.