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L’appello del presidente degli Stati Uniti al Congresso.

Joe Biden, nel momento in cui la sua popolarità è ai minimi storici, lancia un ultimatum per il clima. E lo fa al Congresso, a cui annuncia: senza azioni di contrasto al cambiamento climatico, sarà la Casa Bianca ad agire, usando i poteri di cui dispone. Il presidente degli Stati Uniti oggi ha visitato la sede di una ex centrale elettrica alimentata a carbone, dove ha annunciato alcune delle azioni che verranno intraprese a breve.

Clima, Biden pronto ad agire

La prima iniziativa di Joe Biden è quella di destinare fondi federali alle comunità più colpite dalle ondate di caldo estremo. Ma sono previsti anche provvedimenti esecutivi per aumentare la produzione eolica nazionale offshore. Come spiega la Reuters, anche gli Stati Uniti stanno affrontando gli effetti più duri del cambiamento climatico, a cominciare dalle ondate di calore, ma la legislazione in materia climatica, al Congresso, si è arenata da qualche settimana.

Clima, il freno dei democratici

Se i repubblicani non sono favorevoli a votare nuove politiche per il clima, e alcuni di loro negano addirittura il cambiamento climatico, Joe Biden deve guardarsi anche dai rappresentanti del suo stesso partito. Uno di questi è senza dubbio il senatore democratico Joe Manchin, che la scorsa settimana aveva dichiarato di non voler votare a favore di investimenti di miliardi di dollari per il clima. Investimenti pesanti con cui i democratici speravano di intervenire già entro la fine di luglio, ma contro cui si è espresso Manchin. Il senatore ‘dem’ ha spiegato che, a suo avviso, investimenti sulle politiche climatiche potrebbero far aumentare l’inflazione. Lo sottolinea anche il Washington Post, che per primo ha rivelato dell’ultimatum di Biden al Congresso. “Il cambiamento climatico è una minaccia all’esistenza della nostra nazione e del mondo intero. Se il Congresso non agirà su questa emergenza, lo farò io“, la sintesi dell’ultimatum di Biden.

Clima, il piano di Biden: rebus tempi

Il periodo attuale è senza dubbio quello più complicato per Joe Biden nei 18 mesi di presidenza. C’è frustrazione e rabbia per la sentenza della Corte Suprema che ha revocato il diritto federale all’aborto, ma c’è anche un’inflazione mai così grave negli ultimi 40 anni. Per questo, Joe Biden starebbe pensando di accelerare su uno dei punti-chiave del suo programma e della sua visione politica: il clima. Il presidente Usa potrebbe dichiarare l’emergenza climatica nazionale, ma solo tra qualche settimana, in modo da studiare nuove azioni da poter avviare immediatamente in futuro. L’emergenza climatica nazionale consentirebbe al Governo federale, di cui è titolare Biden, di aumentare il proprio potere in materia di investimenti nelle fonti di energia rinnovabile.

Biden, il piano ridotto per il clima

Tra indiscrezioni e conferme ufficiali, fonti interne alla Casa Bianca (anonime, ma anche ben note, come la portavoce Karine Jean-Pierre) hanno confermato che Joe Biden starebbe pensando ad una serie di misure per il clima, ma che nessun annuncio arriverà nel breve termine. Probabilmente, occorrerà attendere ancora qualche settimana. C’è una sola certezza, e non è una notizia positiva: il piano di Biden sarà ben diverso e più ridotto rispetto a come i democratici immaginavano inizialmente il Build Back Better Act, con l’investimento di oltre 500 miliardi di dollari per il clima.

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