L’attivista per il clima è accusata di disobbedienza civile per aver bloccato la porta di ingresso principale del Parlamento.
Greta Thunberg andrà a processo nella sua Svezia per disobbedienza civile. La 21enne attivista per il clima è stata infatti rinviata a giudizio per quanto accaduto il 12 e 14 marzo scorsi, quando non obbedì all’ordine della polizia di smettere di bloccare l’ingresso del Parlamento svedese durante una manifestazione ambientalista.
La protesta a cui aveva partecipato Greta Thunberg era iniziata l’11 marzo ed era andata avanti per alcuni giorni. I manifestanti, comunque, non avevano impedito l’accesso all’edificio ai parlamentari svedesi, entrati da ingressi secondari. La polizia, però, aveva ordinato agli attivisti di liberare l’ingresso principale e, tra gli altri, aveva arrestato proprio Greta Thunberg, che dovrà comparire in tribunale il prossimo 8 maggio.
Tra i vari arresti di Greta Thunberg durante manifestazioni ambientaliste di protesta in vari Paesi europei, c’è anche quello avvenuto nello scorso ottobre in Gran Bretagna. L’attivista aveva protestato contro un vertice tra le multinazionali del settore petrolifero, ma alla fine, nello scorso febbraio, le accuse erano state archiviate poiché i giudici avevano riconosciuto come eccessiva la repressione della polizia in quell’occasione. In patria, invece, Greta Thunberg è stata multata due volte dai giudici, nel luglio e nell’ottobre scorso, per disobbedienza civile durante altre proteste per il clima.