
Clima. I giovani si mobilitano per il clima. Nelle ultime settimane è partito sui social network il movimento #FridaysForFuture. Gruppi di studenti seguono l’esempio di Greta Thunberg. Anche in tantissime piazze italiane i giovani fanno sentire la loro voce e si preparano al Global Climate Strike, la marcia internazionale per il clima del 15 marzo 2019.
Ogni venerdì dallo scorso settembre, Greta Thunberg, quindicenne di Stoccolma, ha “scioperato” da scuola per piazzarsi davanti al Parlamento svedese e protestare contro la mancanza di azione rispetto al cambiamento climatico che minaccia il pianeta. Questo suo piccolo esempio di disobbedienza civile ha catturato l’attenzione di persone in tutto il mondo. E anche in Italia i giovani si attivano nelle piazze in difesa del pianeta. «Ogni città ha il suo gruppo WhatsApp per comunicare», raccontano alcuni giovani attivisti italiani «Quando vogliamo vederci in faccia teniamo delle conferenze su Skype, anche con i gruppi stranieri. Altrimenti ci incontriamo il venerdì».
È dai loro coetanei tedeschi, che venerdì scorso hanno scioperato in 30 mila, ma anche da quelli svizzeri, belgi e francesi, che ugualmente si sono mobilitati per dire la loro sul futuro del pianeta, da Milano a Torino, Pisa, Genova e Roma tutti gli studenti del coordinamento italiano dei #FridaysForFuture stanno imparando a fare rete. Obiettivo è arrivare a essere tanti il 15 marzo, giorno in cui è stata indetta una marcia internazionale per il clima.
La sedicenne Greta Thunberg dopo essere stata invitata a parlare al vertice sul clima delle Nazioni Unite cop24 in Polonia), è intervenuta anche al Forum economico internazionale di Davos
“Chiunque ha a cuore la salute del pianeta e crede nel bisogno di cambiare rotta è benvenuto!”, l’invito dei ragazzi, le future generazioni. Un esempio da seguire perché potrebbero essere proprio i più giovani a salvarci.