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Clima, nuovo allarme di Copernicus. Italia verso estati di 5-6 mesi

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Domenica 21 luglio 2024 è stata la giornata più calda mai registrata a livello globale. E nel nostro Paese la situazione è ancora più preoccupante.

Siamo già in un territorio inesplorato“. Così Carlo Buontempo, l’italiano che dirige il Servizio di Copernicus sul cambiamento climatico, descrive la situazione attuale dopo gli ultimi, allarmanti dati. Che riguardano in primis la giornata di domenica 21 luglio 2024, la più calda mai registrata a livello globale con una media di 17,09°C. Secondo Copernicus, ciò che davvero preoccupa è la differenza tra le temperature da un anno a questa parte e quelle precedenti, con 57 diversi nuovi record giornalieri di temperatura media globale da luglio 2023 a oggi.

Con la crisi climatica che non accenna a placarsi, e un Pianeta mediamente sempre più caldo, l’ultimo anno trascorso appare quasi come un punto di non ritorno. Copernicus avverte, senza mezzi termini, che il mondo è destinato a vedere nuovi record anche nei prossimi mesi e anni. E la raccolta di dati sempre più allarmanti non finisce qui.

Il Corriere della Sera e IlMeteo.it hanno infatti pubblicato il primo Rapporto sul Clima del XXI secolo in Italia. I dati forniscono vari esempi, alcuni dei quali particolarmente eclatanti. Se nel 1985, a Roma, si registravano in media 25 giorni di gelo all’anno, ora siamo arrivati ad un solo giorno, destinato anch’esso a scomparire entro il 2030. Aumentano invece sempre di più l’intensità e la frequenza delle ondate di calore, con temperature massime ampiamente sopra i 35°C e notti tropicali in tutte le città italiane. A Roma, queste condizioni possono persistere anche per tre mesi, quando 40 anni fa raggiungevano a malapena i 50 giorni. Di questo passo, le temperature estive si protrarranno, in un futuro neanche troppo remoto, anche fino a 5-6 mesi. E non va dimenticato che un caldo così persistente, in un’area circondata dal Mediterraneo, può contribuire a eventi meteo sempre più estremi e frequenti.

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