Comunicare il vino sui social. Claudia Maremonti: “Produttori, territorio e soprattutto emozioni”

“Tutto è partito come un diario personale da condividere inizialmente con un gruppo di amici, poi con quelli che avevano la mia stessa passione”. Intervista a Claudia Maremonti, wine blogger

Creare una community, raccontare storie di produttori e tutto ciò che c’è dietro ad un calice. Ma anche avvicinare le persone al mondo del vino.

Per Claudia Maremonti, sommelier, wine blogger ed influencer, è incominciato tutto parlando dei prodotti vinicoli della sua terra, la Calabria, nel periodo di lockdown a causa della pandemia.

Da allora, grazie al suo profilo instagram che ad oggi conta 20.5K followers @claudia_sommelier, Claudia è riuscita a raccontare non solo i prodotti della sua terra, ma anche aziende e produttori di vini made in Italy, diventando un punto di riferimento per tantissimi utenti, ormai, come lei stessa dice, “amici, una grande community“. Abbiamo incontrato Claudia Maremonti a Merano, in occasione della 31esima edizione del Merano WineFestival.

“Spesso come sommelier andiamo su una parte che è molto tecnica e descrittiva, mentre il mio intento era parlare delle emozioni che il vino mi regala“, Claudia Maremonti.

Comunicare le emozioni del mondo del vino

“Tutto è partito come un diario personale da condividere inizialmente con un gruppo di amici, poi man mano con quelli che avevano la mia stessa passione.racconta a TeleAmbiente Claudia MaremontiIl bello è che riesci a condividere non solo una degustazione ma anche le emozioni che il vino ti regala, le storie di produttori, capire i sacrifici che ci sono dietro ad un calice di vino. La soddisfazione è che poi le persone che ti seguono ti chiedono dove comprare quei vini per vivere le tue stesse emozioni“.

Un progetto partito dalla Calabria 

“Sono partita dalla mia regione, la Calabria, perché spesso è quella regione vitivinicola che viene messa un po’ da parte ed è meno conosciuta ma che, in realtà, ha dei grandi vini da far scoprire e delle grande realtà storiche che vale la pena approfondire”, afferma Claudia.

E aggiunge: “Poi la mia curiosità si è rivolta ad altre regioni che mi hanno portato a conoscere produttori e wine lovers. Fiere ed eventi sono un modo per socializzare e capire cosa c’è dietro la storia del vitigno, la scelta degli uvaggi e della territorialità. Non è così semplice comunicare quella che sembra apparentemente solo un’etichetta”.

Un vino buono è sempre il vino più caro? “In realtà ci sono ottimi vini di tutte le taglie di prezzo. Farli scoprire alle persone diventa un piacere. Molti appassionati mi hanno chiesto di provare vini che io avevo degustato e sono rimasti contenti dei miei consigli, aggiungendo sempre loro suggerimenti e critiche, dando vita ad un vero e proprio confronto sul web e, di conseguenza, ad una grande community“, conclude Claudia.