Civita Di Bagnoregio. La suggestiva Civita di Bagnoregio, conosciuta anche come “la città che muore” sorge nel Lazio, in provincia di Viterbo; si tratta infatti di una frazione del comune di Bagnoregio, uno dei borghi più belli d’Italia.
Il paesaggio della Valle dei Calanchi, dominato da Civita, è segnato dalle frane e dall’erosione del terreno che, nella fascia più profonda, quella più antica, è costituito da materiale argilloso mentre gli strati superiori si compongono di materiale tufaceo e residui lavici. Il flusso dei torrenti, gli agenti atmosferici e il disboscamento hanno contribuito alla veloce erosione del territorio. Le origini della città risalgono a circo 2500 anni fa, quando gli etruschi fondarono Civita (il nome etrusco non è oggi noto) su una delle vie più antiche d’Italia, quella che collegava il Tevere con il lago di Bolsena. L’antico abitato conserva la struttura urbanistica di epoca etrusca, con cardo e decumano, mentre l’assetto architettonico risale al medioevo e al rinascimento. Al di sotto della rupe che si trova nella zona detta di San Francesco vecchio è stata inoltre rinvenuta una necropoli etrusca; anche la grotta di San Bonaventura, all’interno della quale la tradizione vuole che San Francesco abbia curato il giovane Giovanni Fidanza che sarebbe diventato poi proprio il noto San Bonaventura da Bagnoregio, autore della Legenda Aurea, biografia di San Francesco, sarebbe una camera etrusca. Tra le testimonianze di epoca etrusca vi è il cosiddetto Bucaione, un tunnel che permette l’accesso dal paese alla Valle dei Calanchi.
Anticamente la città aveva cinque porte d’accesso, oggi la porta di Santa Maria, o della Cava costituisce l’entrata principale, Civita è infatti raggiungibile quasi unicamente attraverso il ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965 che attraversa la valle. La posizione isolata dell’antico nucleo di Civita, oggi abitato da sole sedici persone, è dovuta proprio alla costante erosione del terreno che doveva essere presente già in epoca etrusca e che le è valsa il nome di Città che muore e l’ha resa nota al gran numero di turisti che ogni anno sceglie di visitare questo borgo affascinante e unico nel suo genere.
Tra i maggiori luoghi d’interesse vi sono la chiesa di San Donato, Palazzo Alemanni, sede del Museo Geologico e delle Frane, il Palazzo Vescovile e i resti della casa che ha visto i natali di San Bonaventura.
Civita ospita inoltre alcuni eventi a cadenza annuale come la festa padronale di Maria SS. Liberatrice e il Palio della Tonna (tonda nel dialetto locale) che avranno luogo la prima domenica di giugno.