Dopo il tour sardo e il successo al Bifest di Bari, dove riceve il Premio Gabriele Ferzetti come miglior attore protagonista per Orlando Angius, arriva anche nelle sale romane ‘Tutti i cani muoiono soli’, il primo lungometraggio del regista sassarese Paolo Pisanu, distribuito da Fandango e prodotto da Ang Film con il supporto di Rai Cinema e della Film Commission della Regione Sardegna.
Presentato al Cinema Giulio Cesare di Roma, ‘Tutti i cani muoiono soli’ sarà presto nelle sale cinematografiche delle principali città italiane.
Frutto della penna di Paolo Pisanu (che firma anche la regia)e Gianni Tetti, ‘Tutti i cani muoiono Soli’ racconta il ricongiungimento tra un padre e una figlia, l’ultima speranza di una ragazza senza più nessuno al mondo, l’ultima occasione di un uomo alla deriva, che ha più passato che futuro. È la storia del tempo perduto che non ritorna, e del destino, a volte imprevedibile, a volte segnato. Tutto si muove e ruota attorno a Rudi, un piccolo criminale di quartiere in una piccola città. È lui il motore principale dell’azione, sono suoi gli occhi attraverso cui conosciamo la storia, sue le paure, suoi gli errori e i tentativi di recuperare (il tempo perduto, l’affetto di sua figlia, il suo status di criminale rispettato). Rudi non vede sua figlia Susanna da molti anni e quando sua figlia, ospite di un istituto, chiede di lui scopre che la sua ex moglie è morta da qualche tempo, e che la ragazza non sa dove andare. Susanna, ha 29 anni ed è su una sedia a rotelle. Rudi si stupisce di vederla in quello stato, non è stato un buon padre e non sapeva niente di sua figlia. Susanna ha una malattia degenerativa che la consuma giorno dopo giorno e non la rende autosufficiente. Lei ha bisogno di lui, lui se potesse continuerebbe a farsi gli affari suoi. Dopo alcune indecisioni, Rudi decide di aiutare la figlia, e la prende con sé. Si innesca così un meccanismo tragico e ineluttabile che sprofonda entrambi nel dramma. Tutti i cani muoiono soli è ambientato in una Sardegna fredda e inospitale. L’ambientazione ha lo stesso valore di un personaggio. La città di Tutti i cani muoiono soli si distende dalle periferie al mare di Platamona, “non luogo” straniante e turistico d’estate, vuoto e malinconico d’inverno. Tutti i cani muoiono soli è un racconto calato nel reale, raccontato attraverso una partitura visuale che cerca in primis di mettersi al servizio della storia, senza privarsi della bellezza estetica, dello stupore fotografico dei paesaggi. Un racconto che, alla ricerca della forza visuale, abbina il dramma esistenziale e un intreccio tragico e inflessibile, fatto di egoismo, violenza, sangue, vitalità e morte.
Chi è Paolo Pisanu:
Paolo Pisanu è un regista, sceneggiatore e produttore italiano. Nasce a Sassari nel 1984.
Nel 2013 fonda insieme alla Produttrice e Direttrice della fotografia Sara Arango Ochoa la casa di produzione cinematografia Burnout films. In questi anni dirige e produce diversi videoclip musicali (alcuni dei quali vengono premiati in diversi festival internazionali), documentari, e collabora con numerosi registi.
Nel 2017 lavora come assistente alla regia al film “Ovunque Proteggimi” di Bonifacio Angius. Nello stesso anno inizia a collaborare con lo scrittore e sceneggiatore Gianni Tetti, insieme scrivono la sceneggiatura “TUTTI I CANI MUOIONO SOLI” che vince il Premio Franco Solinas 2018 per la migliore sceneggiatura.
Nel 2019 partecipa come produttore associato alla realizzazione del lungometraggio “Mi chiedo quando ti Mancherò”, regia di Francesco Fei, produzione Apnea film in collaborazione con Rai Cinema.
Nel 2020 inizia la lavorazione del suo primo lungometraggio “TUTTI I CANI MUOIONO SOLI”, prodotto da Damiano Ticconi per Ang film in collaborazione con Rai Cinema, con il supporto del Mic, e Regione Sardegna, distribuito da Fandango distribuzione. Il film ha avuto la sua prima assoluta in concorso al Bifest 2023, dove vince il premio Gabriele Ferzetti per il migliore attore protagonista a Orlando Angius.
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