La qualità dell’aria in Cina ha visto un miglioramento senza precedenti durante il lockdown; il numero di “giorni con cieli azzurri” è cresciuto del 6.6%.
La qualità dell’aria in Cina ha visto un miglioramento “senza precedenti” nel primo trimestre dell’anno a causa del coronavirus, che ha portato allo stop delle attività industriali e dei trasporti; ad annunciarlo è Liu Bingjiang, responsabile dell’inquinamento del Ministero dell’ecologia e dell’ambiente.
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Liu ha spiegato che il numero di “giorni con cieli azzurri” è cresciuto del 6,6%: “E’ un dato che non avremmo mai immaginato” ha detto il dirigente, considerando che l’obiettivo per il periodo 2016-2020 era un aumento del 3.3%. L’inquinamento negli ultimi tre mesi è diminuito in media del 15%: le emissioni a Shanghai sono diminuite di circa il 20% mentre la media di Pechino è rimasta stabile. A Wuhan la media mensile delle emissioni è scesa più del 33%. Hebei, la provincia della Cina più inquinata, ha visto un calo delle concentrazioni di PM2.5 del 15.7%. Secondo le autorità però questo calo è dovuto alle politiche messe in atto dalla provincia per combattere l’inquinamento e non al lockdown.
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La Cina ha gradualmente allentato le restrizioni a fine marzo ma, come spiegato da Liu, la ripartenza economica non ha portato al peggioramento della qualità dell’aria atteso. Questo secondo le autorità è da attribuire agli sforzi del paese nella lotta all’inquinamento. La Cina ha dichiarato “Guerra all’inquinamento” nel 2014 dopo che una serie di città, tra cui Pechino, hanno registrato livelli di inquinamento pericolosi per la salute. Il paese solitamente imposta gli obiettivi sull’inquinamento durante il periodo invernale, obbligando le città a migliorare la qualità dell’aria rispetto l’anno precedente; tuttavia il declino delle emissioni dovuto al virus renderà difficile per le città migliorare la qualità dell’aria il prossimo anno e di conseguenza la Cina potrebbe non rendere più questi obiettivi “fondamentali” nel lungo periodo.
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Liu sostiene che il paese continuerà a ridurre l’utilizzo del carbone su piccola scala, promuovendo l’utilizzo di gas ed elettricità nelle case delle regioni settentrionali. La Cina attualmente sta lavorando ad un nuovo piano anti smog per azzerare l’inquinamento da ozono, uno dei rischi per la salute causato dai fumi dei veicoli. Le politiche per mantenere “il cielo azzurro” verranno estese anche ad altre regioni come Jiangsu, Anhui, Shandong e Henan.