cloud seeding in cina per combattere la siccità

Siccità, in Cina bombardano le nuvole per indurre la pioggia. Ecco cos’è il cloud seeding

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La siccità non colpisce solo l’Italia e l’Europa. Dall’altra parte del mondo, la Cina sta combattendo contro una delle peggiori crisi idriche della sua storia. Ma le autorità di Pechino hanno trovato il modo per “inseminare” le nuvole e indurre la pioggia

In alcune regioni della Cina non piove da mesi con gravi danni alle colture e al sistema industriale. Per questo motivo il governo di Pechino ha deciso di indurre la pioggia artificialmente. Il sistema utilizzato è chiamato “cloud seeding” (letteralmente “semina delle nuvole”) e consiste nel rilascio, sopra a nuvole già presenti, di particelle di ioduro d’argento. Così facendo, i granuli di sale fanno agglomerare l’acqua in gocce sufficientemente grosse e pesanti da precipitare al suolo.

Cina, razzi nelle nuvole per indurre la pioggia

Il tutto avviene attraverso il lancio di razzi all’interno delle nuvole. Un sistema che non è nuovo in Cina. Il Paese asiatico, infatti, aveva già sperimentato il cloud seeding in occasione dei giochi olimpici di Pechino del 2008 e, più di recente, durante i festeggiamenti del centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese. In quei casi, però, l’obiettivo era indurre la pioggia prima che potesse accadere naturalmente e rovinare le manifestazioni. Questa, dunque, è la prima volta che si utilizza il cloud seeding per combattere un’ondata di siccità.

Siccità in Cina, industrie costrette a chiudere i battenti

Se la crisi idrica riguarda gran parte del Paese orientale, a essere maggiormente colpita è la regione del Sud-ovest. Qui le conseguenze della siccità sono già evidenti. In particolare quelle economiche. Le industrie della regione, infatti, sono state costrette a chiudere i battenti a causa dell’impossibilità di produrre energia tramite le centrali idroelettriche.

Il fiume Yangtze, il corso d’acqua più lungo dell’Asia, è ora a livelli record di secca e i bacini idroelettrici sono stati costretti a chiudere. L’unica soluzione, dunque, è sembrata indurre la pioggia. Un palliativo, in attesa di affrontare la crisi in maniera globale.

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